«L’episodio è in fondo responsabilità di tutti»

Il caso della sedicenne ronchese non può che indurre l’intera comunità a porsi i dovuti interrogativi.
L’avvocato Riccardo Cattarini in questo senso invita ad una profonda analisi. «Ancora una volta - osserva -, non è dal processo penale che possiamo attenderci risposte. La sensazione che questa tragedia lascia è quella di un’adolescente molto sola, che non trova né la forza, né il coraggio di chiedere aiuto, e nessuno di quelli che le stanno vicino riesce a capire, non parliamo di prevenire, ciò che sta per succedere. La ragazza di Ronchi ci pone quindi anzitutto un interrogativo assai inquietante: perché noi tutti, che avremmo dovuto capire, non abbiamo capito? Perché scuola e servizi sociali sono rimasti assenti? Non è allora importante il processo, che ci sarà e che, se ce ne saranno le condizioni, terminerà con una sanzione. Non è importante perché questo episodio che ci allarma e ci rattrista è, in fondo, responsabilità di noi tutti».
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