Lesioni interne per la ragazza morta sulla diga di Fiume
FIUME. È stato l’esame autoptico a confermare quanto si sospettava. M.B., la ragazza fiumana di 16 anni caduta, nella notte tra venerdì e sabato, lungo la diga foranea di Sušak (Fiume), è morta a causa di lesioni interne.
Stando a quanto filtrato dall’Istituto di medicina legale di Fiume, la minorenne presentava solo un paio di escoriazioni alle gambe, conseguenza della caduta da un’altezza di poco più di un metro.
Si sa inoltre che, finendo a terra, la ragazza ha sbattuto il capo perdendo conoscenza.
Trasportata d’urgenza al nosocomio di Sušak, la 16enne è spirata un’ora dopo il ricovero, nonostante i medici si siano prodigati per cercare di salvarla.
La polizia intanto continua nelle indagini per appurare la dinamica del drammatico fatto. Finora la stessa polizia ha confermato che la giovane stava passeggiando, in ore notturne, assieme a due amici di 17 anni, che sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine. L’episodio presenta ancora diversi lati oscuri, sui quali la polizia sta cercando di far luce.
Il tragico episodio ha scosso l’opinione pubblica a Fiume, in particolare i giovani, che hanno manifestato dolore e incredulità soprattutto attraverso Facebook.
Va ricordato che la diga frangiflutti di Sušak, non molto distante dal Molo Longo, è un’area off-limits per i cittadini. La ragazza e i suoi due amici, approfittando dell’oscurità, si sono quindi introdotti nella zona, decidendo di fare due passi in un’area vietata, dunque sconosciuta, che in qualche modo li avrà attratti.
Sul Molo Longo, la diga foranea fiumana lunga circa due chilometri, ogni giorno si danno appuntamento decine di giovani, specie durante i fine settimana. Quando le temperature sono elevate, amano stare in riva al mare per godere del fresco della sera e chiacchierare in compagnia.
Sono poi in parecchi ad abbandonarsi ad abbondanti libagioni, trascorrendo quasi tutta la notte sul Molo longo. Gli alcolici vengono acquistati nei centri commerciali perché, a causa della crisi economica, molti giovani non hanno il denaro necessario per andare a bere nei bar o in altri locali. (a.m.)
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