L’ex Before è una discarica: il rione protesta
Un angolo di massimo degrado accanto al campo sportivo comunale di via Boito. «Dall’edificio esce un fetore insopportabile». Cumuli di rifiuti abusivi nell’edificio semidiroccato. «Inutili le segnalazioni ai vigili urbani»
Una discarica a cielo aperto. Una zona in forte degrado e in completo stato di abbandono. Sono a rischio di infezioni via Atleti Azzurri d’Italia e l’ex discoteca Before, nata come tempio della discodance a metà degli anni ‘80 come Valentinis Center, una delle più importanti del periodo, che accoglieva migliaia di teen-ager provenienti da ogni parte della regione. Oggi è un rudere che sta marcendo. Un degrado che viene denunciato dai residenti del rione Enel, già inviperiti per i fumi e i rumori prodotti dalla centrale. Il fatto più grave è che nonostante le continue denunce, la zona continua a rimanere in queste condizioni e nessuno prende i provvedimenti del caso. Erba alta più di un metro, sacchi di rifiuti dappertutto. Pur essendoci i lampioni, da anni manca l’illuminazione. Per non parlare di inquietanti via vai notturni di personaggi poco rassicuranti che abitano nell’ex discoteca con il tetto ormai sfondato, piena di ogni tipo di immondizie ed escrementi, con i vetri rotti. Un fetore che i residenti della zona non sopportano più.
Dappertutto sono evidenti tracce lasciate dai topi. Le porte sono sfondate. Il luogo è diventato terra di tutti e di nessuno. Insomma l’area è nella completa oscurità alla mercè del popolo della notte. C’è anche un piccolo lago vicino al parcheggio transennato, perché da mesi si è rotta una valvola delle tubazioni di acqua potabile che i tecnici di Iris hanno stimato una perdita tra i 6 e 7 litri al minuto. Tre notti fa c’è stato anche un tentativo di furto di cavi di rame andato a vuoto, mentre accanto al muretto dello stadio comunale staziona oramai da tempo una vera e propria discarica dove si trova sedie di plastica e altro materiale. A gennaio il Consiglio ha approvato un Piano particolareggiato di iniziativa privata presentato dai proprietari dell’area, la Ducale srl di Mantova, che prevede la realizzazione di una struttura commerciale, ristoranti, un bar e una zona verde con pista ciclabile.
«Solo parole, chiacchiere. Tutti se ne fregano – dice Maria Biancamaria, titolare della trattoria Da Piero –. Abbiamo parlato con i vigili, abbiamo scritto lettere, mandato e-mail. Nessuno ci risponde. Si passano la palla uno con l’altro se gli argomenti non fossero di loro competenza. Non è giusto trattare la gente in questo modo». «È una zona schifosa – sottolinea Marcello Fabbro di via Boito – di sera si sentono sgommate di macchine, si vedono barboni, drogati. L’area è sporchissima. La via è isolata e ognuno fa quello che vuole. Oltre ai fumi della centrale dobbiamo sopportare anche questo degrado. E nessuno fa niente».
«Abitiamo qui da 50 anni – dice Rina Piccolo – e non abbiamo mai visto un degrado come questo. I lampioni davanti all’ex discoteca vengono accesi solo quando arriva il circo». «Non possiamo accettare questa situazione di menefreghismo – aggiunge Pietro Piazza – perché qui vengono anche a sostare carovane di zingari che lasciano tutto sporco». «Potrebbero almeno tenere pulita l’area – dice Roberto Francomano che indica l’erba alta e la discarica nel piazzale -. Speriamo che intervenga qualcuno per mettere a posto questa brutta situazione». «Spero – dice il pakistano Jawed Khan – che il degrado sia presto rimosso e al suo posto vengano costruite strutture di utilità sociale e non altri centri commerciali». «È un’indecenza questa situazione – sottolinea Fabrizio Geremia – perché vedo una città dai due volti. Il centro tutto curato e la periferia in queste condizioni. È un peccato». «È indecoroso, un’offesa per tutti – spiega Laura Marussi -. Le istituzioni devono subito intervenire».
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