L’ex sindaco Calzolari: «Una delle personalità più lucide e attente»

L’ex parlamentare Dc Rebulla: ci ha rappresentato in Regione con autorevolezza. Gaggioli: un esempio per tutti gli avvocati
Altran Mf-Cesare Calzolari
Altran Mf-Cesare Calzolari

Lavoro, politica e cultura si sono sempre intrecciati nella vita dell’avvocato Alealdo Ginaldo. La sua scomparsa ha destato, oltre a un vasto cordoglio, il rimpianto di diverse persone con le quali ha intrattenutio che hanno intrattenuti rapporti per anni.

«Nel 1976, quando mi sono iscritta alla Dc, Ginaldi era già consigliere regionale - racconta l’assessore comunale alla Cultura Paola Benes. Una persona di grande prestigio e autorevolezza, un punto di riferimento per Monfalcone. Per anni - aggiunge - abbiamo continuato a incontrarci ogni mattina, verso le 7, lui diretto allo studio ed io a scuola. A più di 80 anni, accompagnato dalla moglie, continuava a raggiungere lo studio, a dimostrazione dell’impegno e dell’attaccamento alla professione». L’ultimo incontro risale a metà marzo, alla presentazione del libro dell’avvocato. «Ginaldi ha parlato con lo stesso piglio - ricorda Benes - la stessa lucidità di analisi, lo stesso entusiasmo nell’identificare prospettive che avevo notato in lui 40 anni prima».

Dell’uomo politico ha un vivo ricordo anche Luciano Rebulla, per anni parlamentare Dc e sottosegretario: «Ginaldi ha rappresentato con grande dignità e autorevolezza la città in consiglio regionale. Gli stessi Comelli e Biasutti riconoscevano che costituiva un preciso punto di riferimento nell’attività legislativa. Nella Dc - prosegue Rebulla - faceva riferimento alla sinistra di Base di cui era sicuramente il leader, forse meno popolare ma certamente il più lucido nelle analisi e nella capacità di guida politica. Con Nazario Romani è stato il personaggio più prestigioso di una fase storica della città tra il ’60 e il ’70 di grande crescita e sviluppo, con scelte che in parte allora contestavo ma che riconosco erano frutto di quel tempo».

Un lungo rapporto, non solo politico, ha legato l’avvocato Ginaldi all’ex sindaco Cesare Calzolari. «Lo conobbi nella Dc alla metà degli anni ’60 - racconta - quando era già consigliere regionale, uomo di punta di Monfalcone e della provincia, una delle teste più lucide e attente che io abbia incontrato». Calzolari sottolinea come Ginaldi si distinse non solo per le battaglia per la città ma come già allora avesse idee innovative su problemi giuridici tuttora irrisolti, come la lunghezza dei processi. Un rapporto, quello con l’ex sindaco, di grande amicizia, fino all’ultimo, che tra i tanti episodi vide Calzolari presentare nel 1999 il libro di Ginaldi intitolato “Pensieri vaganti. Riflessioni al buio”.

«Abbiamo avuto una lunghisima collaborazione - aggiunge l’ex sindaco -. Quando ero presidente dell’Ass 2, lui era il legale dell’azienda. Vale la pena ricordare la causa sulle analisi di laboratorio, che mi vide condannato in primo grado e assolto in secondo, perchè il fatto non sussisteva. Il caso si risolse grazie alla sapienza e all’attenzione che ci mise Ginaldi».

Grande rimpianto ha suscita la morte dell’avvocato anche nel mondo forense. Tra l’altro il presidente dell’Ordine degli avvocati di Gorizia, Silvano Gaggioli, iniziò l’attività proprio nello studio di Ginaldi. «E’ stato un grande avvocato - sottolinea - che mi ha insegnato tutto della professione. A lui mi ha legato un grande affetto, provo un grande senso di gratitudine. Il Foro di Gorizia ha perso un esponente di primo piano, che è stato e rimarrà un esempio per tutti gli avvocati».

(gi.pa.)

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