L’ex sindaco Tuzzi si schiererà con Collini

Tuzzi saluta la “Triade” e si avvicina a Collini. Il triunvirato Tuzzi-Fornasir-Pecorari non esiste più. Quello che era soltanto un sospetto, ieri è diventato realtà. L’assenza mercoledì sera dell’ex sindaco Erminio Tuzzi alla conferenza stampa organizzata dalla cosiddetta “Triade” per lanciare un candidato di larghe intese non era passata inosservata e ieri mattina è arrivata la conferma dal diretto interessato. «L’iniziativa in partenza era valida – osserva Tuzzi -. L’obiettivo era creare qualcosa di importante per la città, poi sono usciti fuori tutti questi candidati. Non mi dava più fiducia. Oggi la politica è diventata un affare prima di tutto economico: basti pensare che l’indennità mensile di un sindaco equivale a quanto io prendevo in un anno».
Nella mente dell’ex primo cittadino democristiano diventato poi anima della lista civica “Per Gorizia”, l’iniziativa avviata con Nicolò Fornasir e Maurizio Pecorari doveva portare alla formazione di una forza di centrosinistra moderata. I veti e contro-veti interni hanno però complicato le cose e lui ha deciso di defilarsi. «Avevo avvisato che mercoledì non ci sarei stato e da quello che è stato riportato, mi sembra di capire che Fornasir abbia confermato che il progetto è fallito. Cosa farò? Per ora resto alla finestra ma, oggi come oggi, l’unico nome che per capacità vedo come possibile sindaco di Gorizia è Roberto Collini». A legare l’ex direttore della sede regionale della Rai e l’ex sindaco ci sono affinità caratteriali e ideologiche, ma tra i due c’è anche un rapporto di famiglia. D’altro canto, Tuzzi non nasconde un certo affetto politico neppure per il candidato di centrodestra dal momento che Rodolfo Ziberna era stato assessore comunale ai tempi della sua giunta.
«Avrei bisogno di due schede elettorali: una per votare il mio consuocero, l’altra per votare Rudi», scherza Tuzzi che però, al di là delle battute, ammette d’essere più vicino a Collini e non esclude l’ipotesi di una lista a suo sostegno. Ciò che di certo esclude sono gli estremi (“Da una parte e dall’altra”). Da moderato qual è, di Ziberna non piacciono alcuni compagni di viaggio e fa nomi e cognomi: «Fabio Gentile e Francesco Del Sordi».
In linea generale l’ex sindaco considera Gorizia «sempre più penalizzata e isolata». «I giochi – dice – sono partiti da lontano. Non è questione di linee politiche recenti. Le cose sono iniziate con il centrodestra e sono continuate poi. Siamo schiacciati tra gli interessi di Trieste e di Udine e Monfalcone non ci aiuta perché dall’indebolimento di Gorizia crede di poter trarre beneficio. La realtà è che, piano piano, alla fine il grande mangia il piccolo».
Stefano Bizzi
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