Lezioni anti-bullismo nelle scuole medie: studenti in cattedra

Sono quelli del liceo e dell’Isis che sono entrati alla Giacich e alla Randaccio per parlare con quasi 300 ragazzi
Di Laura Blasich

Il bullo c'è, perché ha le spalle coperte dal gruppo. E' quanto hanno scoperto i ragazzi delle prime delle due scuole medie di Monfalcone, risolvendo il video "giallo" proposto loro con il progetto anti-bullismo "Tutti per Uno" del Comune, realizzato con fondi regionali e il supporto finanziario della Fondazione Carigo.

A guidare i ragazzi di dieci prime della media “Giacich” e della media “Randaccio” e anche quattro seconde della sola media “Giacich”, per un totale di quasi 300 iscritti, alla scoperta del colpevole sono stati sì gli educatori della cooperativa sociale La Viarte, ma anche alcuni studenti del liceo “Buonarroti” e dell'Isis “Pertini”.

Per tutti, quindi, ragazzi delle superiori, che si sono trovati a lavorare in un gruppo unico, e delle medie il contatto con il tema del bullismo è stato “attivo”. Gli studenti di “Buonarroti” e “Pertini” lo hanno avvicinato per realizzare il video "Il giallo interattivo che dà un po' sul blu" e trasformarsi a loro volta in educatori.

Ai ragazzi delle medie è stato invece chiesto di risolvere il mistero, abientato negli spazi del liceo Buonarroti, di chi fossero i bulli in tre diverse situazioni: la sala delle risate (quindi il ridere degli altri), lo stanzino dei like (le azioni che si compiono sui social network) e il corridoio degli indifferenti.

Il video è stato così diviso in due parti, fornendo la soluzione nella seconda, centrata sull'importanza della responsabilità individuale verso una scelta verso comportamenti positivi, dopo una serie di "esercizi pratici".

A spiegare il percorso compiuto sono stati in questi giorni in una presentazione pubblica all'auditorium dell'Isis “Pertini” sia gli educatori Cristopher Cossovel e Martino Bonacina, sia alcuni degli studenti delle superiori che negli scorsi mesi sono entrati nelle prime e nelle seconde medie.

Lo hanno fatto anche coinvolgendo i partecipanti, tra i quali l'assessore all'Istruzione, Francesco Martinelli, e il presidente del Tribunale dei minori, Paolo Sceusa, nella visione di alcuni spezzoni di film. La successiva votazione, con tanto di palette dotate di faccina triste e felice,ha dato un esito simile a quello riscontrato nelle classi: sono piaciuti i film in cui si ride assieme e non si ride alle spese di qualcun altro.

«In questo modo abbiamo voluto far riflettere i ragazzi sul fatto che con la condivisione di comportamenti scorretti - hanno spiegato gli educatori - si sostiene chi li compie, diventandone complici».

I ragazzi sono stati coinvolti anche in una simulazione di social network nella visione di un video sull'importanza della scelta di comportamenti di solidarietà. «Mi sembra un ottimo lavoro di prevenzione culturale», ha sottolineato il presidente del tribunale dei minori, mentre i dirigenti dell'istituti comprensivi “Giacich” e “Randaccio” e i rappresentanti di Isis “Pertini” e liceo “Buonarroti” hanno auspicato una riproposizione dell'esperienza il prossimo anno scolastico. L'assessore Martinelli ha quindi ringraziato La Viarte e gli uffici comunali per l'importante lavoro svolto.

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