Liberata la tartaruga Adria tra gli applausi dei ragazzi

Dopo venti giorni di riabilitazione e cure, la tartaruga Adria, così è stata battezzata dai ragazzi delle terze medie, è tornata libera in mare. L’11 settembre scorso era finita nelle reti del motopeschereccio gradese Adriatica. Seppur sofferente, ancora viva. Il pescatore, Luciano Lugnan, ha avvisato immediatamente Circomare che a sua volta ha interpellato i responsabili della Riserva Marina di Miramare. C’è stato pieno e immediato appoggio anche del Comune di Grado che con l’assessore all’ambiente, Emiliano Gordini, ha fatto portare alla Valle Cavanata la tartaruga che è stata messa in una vasca. Milena Tempesta della Riserva di Miramare racconta che era debilitata ed era rimasta sott’acqua per parecchio tempo. Il carapace è lungo 41 centimetri ed ha un’età fra i 7 e i 10 anni.
Non è ancora nel periodo di attività sessuale e pertanto non è ancora possibile stabilire se è un esemplare maschio o femmina. Dato che aumenterà di dimensione non è stato possibile sistemare addosso all’animale alcuna targhetta. La notizia non è, però, solo quella dell’aver fatto “rivivere” una tartaruga ma il fatto che per le tre settimane di degenza in Cavanata è stata una vera e propria compagna di classe dei ragazzi della media. Studenti che per questo periodo, come ha spiegato il professor Gianpaolo Moratti, hanno vissuto e fatto regolare lezione in mezzo alla natura, grazie al Comune che ha messo a disposizione Casa Spina. Lezioni consuete di scienze, geografia, matematica, italiano ma anche attività all’aria aperta con lo studio della Valle Cavanata, della flora e della fauna, naturalmente della tartaruga, ma anche provvedendo a pulire la spiaggetta della stessa oasi faunistica.
E’ questo dell’inserimento in forma attiva degli studenti in mezzo all’ambiente locale, come ha evidenziato la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Flavia Fasan, lo sbocco naturale e importante che si deve dare al nuovo modo di fare insegnamento facendo apprendere e inserendo i ragazzi in quella che è la vita e l’ambiente che li circonda. A bordo della motovedetta e del gommone della Guardia Costiera un gruppetto di ragazzi è uscito in mare assieme ai biologi di Miramare. A bordo della motovedetta il neo comandante della Capitaneria di Porto di Monfalcone Pasquale Di Gioia e il comandante di Circomare Grado, Ottavio Cilio. «Oltre alla sicurezza della vita umana in mare e a tutti gli altri nostri impegni quotidiani – ha detto il comandante Di Gioia – abbiamo ben volentieri aderito a questa iniziativa poiché noi operiamo su 360° e siamo ben lieti di esserci in queste particolari occasioni». Il momento clou è stato quello la rimessa in mare di Adria avvenuta al largo di Grado, oltre la boa foranea. A farlo un ragazzo della scuola media. In un vero batter d’occhio, appena ha sentita l’acqua, la tartaruga si è immersa ed è sparita alla vista di tutti. Un piccolo applauso degli altri ragazzi ha concluso una giornata che è che gli studenti ricorderanno a lungo.
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