«Lloyd Triestino, una sede definitiva per la collezione»

Bressi: meglio non tenere prima la mostra, oggetti già catalogati. Miracco: ma l’esposizione sarà uno stimolo
Lasorte Trieste 03 06 05 - Inaugurazione Piscina
Lasorte Trieste 03 06 05 - Inaugurazione Piscina

Una mostra che comporterebbe molti, forse troppi problemi, soprattutto al momento della sua conclusione «perché non disponiamo attualmente di un luogo nel quale ricoverare, dopo l'esposizione al pubblico, gli oltre seimila pezzi che compongono l’intera collezione. Perciò è meglio non farla» prima di avere individuato una sede definitiva per l’intero corpus.

Il parere arriva in relazione all'annunciata rassegna della collezione del Lloyd triestino, passata qualche tempo fa dalla Regione al Comune e formata da modellini di navi, carte geografiche, fari per la navigazione, arredi e molto altro. La mostra è già stata annunciata qualche mese fa dal Comune per il 2015, nella possibile sede del Salone degli incanti che è però in ballo anche quale sede per un’iniziativa sul caffè connessa all’Expo 2015. E il parere, si diceva, arriva ora dal direttore dei Musei scientifici del Comune, Nicola Bressi. Rivolgendosi ai componenti della quinta Commissione consiliare, che nei giorni scorsi hanno effettuato una visita al Museo del mare, Bressi ha illustrato le problematiche della struttura di Campo Marzio: «È piccola - ha spiegato - insufficiente per accogliere moltissimi degli oggetti di cui siamo depositari e ai quali si è recentemente aggiunto l'enorme e prezioso patrimonio del Lloyd triestino, provvisoriamente sistemato dopo un'accurata opera di catalogazione in un edificio attiguo al Museo, edificio che però non ha le caratteristiche ideali per garantire la migliore conservazione degli oggetti. Per questi motivi - ha precisato Bressi - la mostra, che sicuramente otterrebbe uno straordinario successo di pubblico, sarebbe origine di grossi problemi per noi. Non esiste - ha concluso - una struttura nella quale riportare il materiale, a quel punto tolto dagli imballi, dopo la rassegna».

Di diverso avviso è l'assessore comunale alla Cultura, Franco Miracco, per il quale «la mostra potrebbe invece essere utilizzata proprio come stimolo per dare una svolta alla vita cultura della città. Mi rifaccio all'idea di realizzare a palazzo Carciotti il Museo della città - sottolinea - nel quale potrebbero trovare collocazione anche numerosi degli oggetti che formano la collezione del Lloyd triestino. Sulla spinta del certo successo che riscuoterebbe la mostra al Salone degli incanti - conclude Miracco - sono sicuro che si accelererebbe l'iter per fare del Carciotti uno straordinario polo museale di Trieste».

Per quanto concerne il futuro del Museo del mare, Bressi ha prospettato l'ipotesi di «utilizzare una parte dell'area attualmente occupata dal Mercato ortofrutticolo all'ingrosso, destinato, stando a quanto dichiarato dalla giunta (l'assessore Andrea Dapretto, ndr) a essere trasferito altrove. Si otterrebbero così due risultati - ha proseguito - da un lato il Museo del mare potrebbe finalmente ampliarsi e ospitare ed esporre tutto ciò che compagnie di navigazione e società armatoriali continuano a proporci a titolo gratuito e dall'altro si potrebbe dare vita a una sorta di polo museale dedicato ai trasporti, perché a pochi passi da noi c'è il Museo ferroviario, altra perla di questa città».

Più dispendiosa, perciò meno percorribile in tempi di forzati risparmi da parte degli enti pubblici, l'idea di trasferire il Museo del mare all'interno del Porto Vecchio.

Ugo Salvini

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