L’olio sulla ghisa fa innescare un incendio

Incidente nello stabilimento. Distrutto un escavatore, nessun pericolo per persone e impianti
Ferriera, colata
Ferriera, colata

In Ferriera una situazione di allarme si è creata l’altra sera allorché un incendio ha distrutto un escavatore che era manovrato da un dipendente di una ditta esterna. L’uomo è riuscito comunque a saltare giù dal mezzo senza rischiare per la propria incolumità, così come per ammissione concorde sia della stessa Siderurgica Triestina che della rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza non si è corso il rischio che le fiamme si propagassero a qualche impianto dello stabilimento. La Vigilanza interna ha comunque fatto intervenire i Vigili del fuoco che accorsi con due mezzi e sette uomini hanno spento rapidamente le fiamme. Il fatto si è verificato poco dopo le 22 sull’area retrostante la macchina a colare. Secondo una prima ricostruzione sull’escavatore si è verificata la rottura di un tubo dell’olio che è andato a finire sui panetti di ghisa ad altissima temperatura che il manovratore si accingeva a spostare: immediato lo sprigionamento delle fiamme che hanno reso il mezzo inservibile prima che i pompieri le spegnessero.

All’interno dello stabilimento l’umore dei dipendenti nonostante il graduale abbattimento degli ostacoli sulla strada di Siderurgica Triestina non è a un punto particolarmente elevato. Come riferisce Cristian Prella, rsu e segretario del sindacato autonomo Failms, l’azienda ha comunque deciso di esternalizzare a partire da lunedì 15 le spedizioni ferroviarie che saranno affidate a una ditta lombarda del Gruppo Arvedi la quale si avvarrà di una decina di dipendenti propri. Un passaggio, contestato fin dall’inizio, che secondo i sindacati potrebbe essere solo l’inizio di una tendenza giudicata pericolosa. Già nello scorso ottobre Siderurgica Triestina aveva accennato a una possibile esternalizzazione della logistica ferroviata e stradale che poi però era stata congelata. Persistono inoltre anche i timori, rafforzati dall’imponente manifestazione di contestazione di domenica 31 gennaio, di una possibile chiusura dell’area a caldo, per cui si attende con una certa ansia la convocazione di una nuova seduta del Tavolo da parte della Regione. Sembra infine impantanata la trattativa per il contratto integrativo. La Fiom ha sostituito nel ruolo di rsu Tiziano Scozzi con Thomas Trost e si appresta appena ora a presentare la propria piattaforma. (s.m.)

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