L’ultima beffa di Pecol: sarà usata terra

Prende corpo questa ipotesi per colmare il buco: si parla di 40mila metri cubi di materiale. Ma chi lo pagherà?
Di Francesco Fain
Cormons 4 Giugno 2014. Discarica di Pecol dei Lupi. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Cormons 4 Giugno 2014. Discarica di Pecol dei Lupi. Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

CORMONS. La consegna, lo sapevamo, è quella del silenzio. Dopo il vertice Regione-sindaci-Isontina Ambiente che si è svolto l’altro pomeriggio a Cormòns, le bocche di tutti restano rigorosamente cucite. E non serve a nulla sollecitare un intervento, una reazione, una telegrafica dichiarazione. Tutti zitti. «Non possiamo parlare». Resta quel comunicato, diramato dalla Regione, dal quale si evince che un percorso per la chiusura (e la bonifica) di Pecol dei Lupi è stato individuato. La nota si chiude con queste parole: «Nella riunione si è infine concordato sull’ipotesi che i materiali da conferire nella discarica, per completarne la chiusura, dovranno essere di natura diversa dai rifiuti, come per esempio quelli terrosi».

E proprio quest’ultimo passaggio sta facendo discutere. E probabilmente suscita qualche reazione (silenziosa, per carità) anche fra i sindaci. Perché la domanda nasce spontanea: chi pagherà la terra necessaria per coprire il buco di Pecol dei Lupi? Non sarebbe stato più logico riaprire l’impianto per un anno (come prospettava Isontina Ambiente) per riempirlo con i rifiuti? L’effetto sarebbe stato triplice: la collettività non avrebbe continuato a pagare 600mila euro l’anno per mantenere in vita una discarica che, formalmente, non era aperta nè chiusa; si sarebbe risparmiato qualche soldino utilizzando Pecol dei Lupi senza ricorrere al termovalorizzatore di Trieste (il gasolio dei camion costa...); si sarebbe evitata l’ultima beffa di utilizzare la terra (20mila cubi secondo una lettura ottimistica, 40mila secondo quella più pessimistica) per colmare la volumetria residua della discarica.

Restano i contenuti di quel comunicato: «La discarica di Pecol dei Lupi di Cormons dovrà essere chiusa, nei tempi più rapidi, e con i costi minori. Nel corso della riunione di Cormòns è stato chiarito che il piano di chiusura della discarica dovrà essere predisposto dalla società di gestione, e approvato dalla Regione. I sindaci, che rappresentano i Comuni soci di “Isontina Ambiente”, si riuniranno entro breve in assemblea per dare seguito al percorso oggi deciso. Essi, hanno condiviso, assieme alle altre parti interessate presenti alla riunione odierna, che il progetto dovrà essere sostenibile, sia sotto il profilo ambientale, che quello economico. Mentre l’assessore Vito inoltre ha rimarcato l’importanza di procedere con urgenza al completamento della procedura di bonifica del sito. L’urgenza sollecitata dalla Vito rispetto al completamento dell’operazione, come ha precisato lo stesso assessore, è dettata dalla necessità di portare a buon fine la procedura di ripristino ambientale del sito».

Ma quanto costerà tutta quella terra?

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