Ma il contacalorie rallenta il “via” Partono i controlli sulle caldaie
Gli amministratori di condomini sono bersagliati dalle richieste di accensione degli impianti di riscaldamento centralizzato data la temperatura non propriamente mite dei primi giorni di ottobre già dalla scorsa settimana. Ma ieri, con la pioggia reale, il crollo della temperatura e le raffiche gelide di vento, le telefonate sono diventate una tempesta. A confermarlo l’amministrazione di stabili Sagues: «La deroga che permette comunque l’accensione degli impianti a Trieste anche prima del 15 ottobre per sette ore al giorno, se la temperatura interna non raggiunge i 20 gradi è vigente da anni. Se veniamo allertati dai condomini, prontamente invitiamo i tecnici a intervenire per le accensioni».
Proprio quest’anno però, che ottobre si presenta piuttosto freddo, si è innescato un problema particolare. «Entro il 31 dicembre - spiega Renzo Sagues - c’è l’obbligo di legge di installare le valvole termostatiche. Molti impiantisti proprio in questo periodo sono ancora impegnati in queste operazioni che per un singolo condominio possono comportare anche un impiego di due o tre giorni. Di conseguenza in qualche caso possono non riuscire a soddisfare immediatamente una richiesta di accensione». Le valvole termostatiche hanno la funzione di regolare la potenza del calorifero in relazione alle singole necessità: una volta raggiunta la temperatura desiderata, il calorifero cessa di funzionare e ciò avviene attraverso la regolazione del flusso di acqua calda in arrivo sul termosifone che, avendo la valvola, è programmato per raggiungere quella determinata temperatura e poi spegnersi. La regolazione, secondo quanto fanno rilevare i tecnici, si traduce in un triplo vantaggio: nella possibilità di regolare a proprio piacimento e in base alle proprie esigenze la temperatura di casa, di regolarla a zone se la si desidera diversa nei vari ambienti e, infine, in un risparmio energetico, ovvero, in una bolletta cucita effettivamente in base al reale consumo. Entro il 31 dicembre questi dispositivi dovranno essere installati all’interno di condomini con riscaldamento centralizzato ed edifici polifunzionali. Le sanzioni che vanno da 500 a 2.500 euro per unità immobiliare.
Al di là di questo, l’arrivo del freddo fa scattare anche la necessità dei controlli degli impianti termici. Una volta installata la caldaia, il tecnico deve rilasciare il libretto d’istruzione dell’apparecchio che riporta anche la data di manutenzione e si consiglia il suo controllo almeno una volta all’anno. Il costo del controllo generalmente varia da 95 a 130 euro, mentre sarebbe meglio diffidare di chi chiede 50 euro soltanto. Una volta all’anno andrebbero controllati anche i fumi, ovvero la verifica sulla prestazione energetica. Confartigianato ha anche predisposto un decalogo per risparmiare sul riscaldamento. Si tratta innanzitutto di verificare che la temperatura sia corretta in ogni stanza. È consigliabile che non superi i 19-21 gradi e che quella in camera da letto non vada oltre i 18-20 gradi. Non ci deve accontentare delle valvole termostatiche semplici. Esistono modelli avanzati di tipo elettronico che consentono di ottenere una certa temperatura a una data ora, adattando così il riscaldamento al proprio stile di vita. Si deve poi rendere la tecnologia un valido alleato in materia di risparmio. Esistono sul mercato apparecchi che permettono il controllo del riscaldamento dallo smartphone. Un altro suggerimento è quello di pagare solo per quello che si consuma. Esistono sul mercato dei sistemi che misurano l’effettivo consumo energetico anche in presenza di impianti centralizzati. Inoltre è ora obbligatorio per legge dotarsi di tali strumenti.
Al punto quinto del decalogo si trova l’eliminazione degli spifferi. Dalle finestre e dalle porte si disperde sempre una gran quantità di calore, è bene sapere che per cambiare l’aria basta aprire le imposte qualche minuto. Confartigianato suggerisce quindi di impostare orari intelligenti di accensione del riscaldamento nell’arco della giornata. Negli impianti individuali è possibile regolare la temperatura dell’ambiente attraverso un termostato che accende e spegne automaticamente la caldaia in base alla temperatura scelta o ai gradi desiderati uniti a orari prefissati. Non si deve essere avari sulla manutenzione. La pulizia e il controllo dei sistemi di riscaldamento va fatta almeno una volta l’anno. Una caldaia non efficiente aumenta il consumo del gas anche del 30%.
Ancora, è utile chiedersi se vale la pena stare in casa in inverno indossando solo una maglietta. Considerando che questi comportamenti possono avere serie ripercussioni sulla salute del pianeta, la risposta più ovvia è no. È opportuno abituarsi a indossare almeno un maglione.
Addio “stufette”, consiglia ancora Confartigianato. Una stufetta elettrica, a parità di calore generato, consuma più del doppio dell’energia richiesta da un normale impianto di riscaldamento a combustibile. Infine, decimo punto, no ai copritermosifoni. (s.m.)
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