Ma in lista d’attesa oggi sono in 4mila
Sono oltre quattromila le domande valide in graduatoria, aggiornate al 13 novembre. Il piano dell’Ater, con la consegna di 485 appartamenti ad altrettante famiglie, riuscirà quindi soltanto a scalfire la fame di alloggi a Trieste. «La situazione è ben nota - riflette il direttore Antonio Ius - ma va preso atto con soddisfazione che a partire dal 2014 molto è stato fatto. Grazie all’impegno della Regione di concerto con lo Stato - spiega il dirigente - abbiamo ritrovato un maggior interesse sul complesso tema della casa, anche sul fronte delle risorse stanziate». È di inizio mese la nuova legge regionale di riordino del settore. «Questo conferma che la questione è in cima ai programmi della politica - sottolinea Ius - speriamo che si continui in questa direzione, perché sempre più famiglie si trovano in difficoltà e hanno bisogno di soluzioni». Persone che a causa della perdita del lavoro o della precarietà dei contratti non riescono a rivolgersi al mercato privato. Né per quanto riguarda l’acquisto, né per pagare un normale affitto. I lavori in via Flavia (i vecchi edifici precedenti risalivano a inizio Novecento), tra i più corposi negli ultimi programmi di investimento, hanno permesso di ridare nuova vita alla zona. Sono cinque i caseggiati entrati nei piani di intervento 2009: il primo, per un totale di 70 alloggi, era stato assegnato nel 2012. Manca ancora un blocco, che - annuncia lo stesso direttore dell’Ater - rientrerà tra gli appalti dei prossimi mesi. La graduatoria degli aventi diritto è stata rivista a novembre, con l’inserimento delle domande presentate oltre i termini di scadenza. Si tratta di sfrattati, ultra 65enni e separati (con espresso obbligo, prescritto nel provvedimento di separazione, di uscita dall’alloggio coniugale). È una norma regionale a obbligare l’ente a tenere conto di queste categorie negli elenchi per le assegnazioni. Dalla lista, inoltre, sono stati tolti tutti coloro che in questi cinque anni hanno già ottenuto la casa, un totale di 672 persone. Complessivamente, dunque, nell’intero territorio provinciale sono 4.034 i cittadini in attesa, di cui 3.691 nel Comune di Trieste.
Con le consegne programmate nel corso di quest’anno l’Ater riuscirà a dare risposta grosso modo a un 10% abbondante del fabbisogno. In attesa di nuovi finanziamenti, l’ente continuerà a portare avanti soprattutto i progetti di ristrutturazione degli stabili sfitti.(g.s.)
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