«Manifestazione negata da Gherghetta»

«Con un atto d'imperio paragonabile al concetto de "lo Stato sono io" di franco-borboniana reminiscenza, il presidente della Provincia (in quota Pd) Enrico Gherghetta ha revocato il già concesso uso di una sala provinciale richiesto dal gruppo consiliare di Rc per un convegno storico da tenersi il 10 febbraio in occasione del Giorno del ricordo, convegno che avrebbe visto la presenza di storici qualificati sull'argomento (Marco Puppini, Alessandra Kersevan, Claudia Cernigoi, Sandi Volk, Piero Purini) e dell'avvocato Marco Barone».
Ad attaccare è Claudia Cernigoi, giornalista e ricercatrice storica. «Il veto di Gherghetta, posto per motivi "politici" che non ha peraltro ritenuto opportuno chiarificare, non costituisce solo un gravissimo atto di censura preventiva nei confronti della libera espressione della ricerca intellettuale, ma anche una palese violazione della legge istitutiva del Giorno del ricordo (legge 92/04) che prevede tra le altre cose l'approfondimento "delle più complesse vicende del confine orientale", approfondimento che costitutiva il senso del nostro convegno. D'altra parte, consideriamo che Comune e Provincia di Gorizia hanno aderito acriticamente alla manifestazione commemorativa del 10 febbraio promossa da Anvgd e Lega nazionale di Gorizia, il cui manifesto recita (testualmente) "in memoria del dramma dell'esodo dei 350.000 istriani fiumani e dalmati - sottoposti ad una vera e propria pulizia etnica e dell'iniquo Trattato di pace", avallando quindi non solo le falsità storiche sulle cifre dell'esodo e su una presunta pulizia etnica che non è mai accaduta, ma addirittura definendo "iniquo" il Trattato di pace, legge dello Stato. Sono questi i motivi "politici" che hanno portato il più alto rappresentante eletto della Provincia di Gorizia a censurare un convegno storico, abusando del proprio ruolo istituzionale?».
«Invitiamo coloro che leggeranno questo comunicato condividendone i contenuti ad inviare una mail di protesta al presidente Gherghetta, a questa mail».
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