Marina San Giusto ritrova l’appetito Ripartono il ristorante e la terrazza

La burrasca è alle spalle. E trattandosi di un club nautico è un bel partire. Marina San Giusto si sta rimettendo in rotta, dopo non pochi mal di testa societari. É uno dei primi passi tangibili sarà la riapertura del ristorante e della terrazza che per anni erano stati un punto forte della vita estiva triestina.
Dopo molte incertezze, causate, pare, dalle condizioni non ottimali della parte dell’immobile che ospita le attività di ristorazione, alla fine è emerso un nuovo gestore nella figura di Walter Gustin, ultimamente vero e proprio asso pigliatutto del comparto. Gestisce direttamente, infatti, un locale di successo come il “Draw” di via Torino, ma anche “040” e “Antico Panada” sul canale di Ponterosso, il locale biologico di Galleria Tergesteo e il nuovo “Bike Bistrò” nella stessa location.
Adesso siamo alla nuova avventura. «È un posto che mi è sempre piaciuto - racconta - oltre ad essere uno dei pochi se non l’unico locale dove puoi stare letteralmente a un paio di metri dal mare. Ci voleva, certo, un lavoro di restauro accurato e costoso, ma abbiamo trovato un accordo con la società e siamo ripartiti».
I risultati si vedranno indicativamente a fine mese (Gustin conta di aprire ai primi di maggio) ma una cosa è già assolutamente sicura: nulla è rimasto del pur piacevole arredamento precedente. Ricordate i mobili, tavoli, divani e tavolini in puro stile club nautico di Boston? Bene, potete dimenticarli.
Gli spazi sono stati interamente tirati a vivo e svuotati. Il gestore si lascia solo scappare che l’arredamento sarà «vagamente scandinavo» ma si può andare sul sicuro. I locali di Gustin, tutti, sono famosi anche per un design assolutamente piacevole, che trova probabilmente in “Draw” l’esempio più riuscito.
Idee chiare anche in cucina, con uno staff di tre persone: Manuele Marussi (ex 040), Marco Demattè (visto ultimamente all’Hosteria Malcanton) e Giorgio Ruggeri che arriva dal Tergesteo.
L’idea, da approvare, di questi tempi, è di puntare su un menù di pesce a prezzi abbordabili. Niente di esclusivo e, anzi, quello a cui tengono di più Gustin & co. è proprio di far capire l’assoluta accessibilità del luogo. «Non è un club per soci - spiega - ci può venire chiunque quando vuole».
E la terrazza? Diventerà un lounge bar, un posto da aperitivi con un’area “pestati” e una riservata ai cocktail che dovrà dare il massimo nella bella stagione a venire.
Nelle intenzioni del nuovo gestore c’è quella di tenere aperto il ristorante anche d’inverno e di offrire tutta una serie di nuovi servizi. Già nella stagione entrante, per dire, verrà allestito un servizio, diciamo così, a domicilio. per i proprietari di barche all’ormeggio che potranno ricevere il cibo rimanendo comodamente seduti nella loro imbarcazione.
Per far viaggiare la cucina più ore possibili si inizierà anche a servire la colazione, una colazione robusta, internazionale, a partire dalle 8, con eggs & bacon, centrifughe, insalate, salumi e tutto quanto possa servire a lupi di mare e di... terra.
(f.b.)
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