Masarà accusa: «Fontanot ha tradito il Pd»

L’ex candidato sindaco vuota il sacco: «Non ha resistito a un posto in giunta, fors’anche alle regionali»
Bonaventura Monfalcone-27.09.2016 Sindaco Fontanot-Ronchi dei legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.09.2016 Sindaco Fontanot-Ronchi dei legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Esce allo scoperto, dopo oltre tre mesi dal voto e dopo aver solo commentato, all’indomani del responso delle urne, proprio la sua dolorosa sconfitta. Enrico Masarà, già assessore alla Polizia locale e Politiche sociali, candidato sindaco di Ronchi dei Legionari del Partito Democratico, ha anche qualche sassolino dalla scarpa da levarsi. Più di uno a dir il vero. E le sue frecciate vanno dritte dritte in direzione dell’ex primo cittadino.

«Rimango allibito dalle esternazioni di Roberto Fontanot. Allibito perchè, dopo 15 anni di buona amministrazione trascorsi assieme – afferma Masarà - posso tranquillamente dire che il Pd si è sempre comportato in modo leale nei confronti dell’ex primo cittadino. Penso che, alla luce di quanto successo nelle ultime elezioni comunali ronchesi, per il Pd l’uscita di scena dal partito da parte di Fontanot sia la conseguenza di un comportamento politico che ritengo, e non solo io, alquanto ondivago e indifendibile sotto molti aspetti». Masarà sottolinea come non risulti vero, infatti, che il Pd abbia scaricato e ignorato Fontanot. «Anzi – continua - è stato lo stesso che ha cavalcato per ben 10 anni i successi del Pd a tutti i livelli, per poi, alla fine, voltare le spalle a quel partito che gli ha consentito di fare il sindaco di Ronchi dei Legionari per ben due mandati. Ricordo che ben prima delle elezioni, durante un incontro con circa 60 iscritti e non, Fontanot sposò la mia candidatura davanti anche ad autorevoli esponenti Dem. Ero io, per lui, il candidato ideale alla carica di sindaco».

Ricorda ancora che nell’affollata assemblea degli iscritti dello scorso agosto l’attuale assessore alle Uti, regolarmente invitato e regolarmente presente, aveva declinato più volte la richiesta di intervenire nel profondo e per certi versi lacerante dibattito sulle candidature alle elezioni comunali. «Nei mesi successivi però – prosegue - davanti alle proposte del centrodestra guidato ora dal sindaco Livio Vecchiet non seppe resistere. Fece leva una posizione nel nuovo esecutivo cittadino e sembra la promessa di una candidatura alle prossime regionali con il centrodestra con Autonomia Responsabile dell’exovernatore Renzo Tondo, assieme agli altri alleati della destra, vale a dire Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Nord». Le posizioni già critiche emerse poco prima del voto, con le dimissioni, eclatanti ed a sorpresa, dalla giunta dello stesso Masarà e dell’assessore allo Sport, Gianluca Masotti, non fanno pensare a nessuno spiraglio di riconciliazione e di riappacificazione.

Da allora a Ronchi dei Legionari molto è cambiato. «Se questo è far politica e dedicarsi alla vita pubblica – conclude Enrico Masarà - allora penso che l’astensionismo e l’allontanamento dei giovani dalla politica sarà il tema predominante delle prossime campagne elettorali. Su questo e con questo dovremo fare necessariamente i conti e su questo dobbiamo riflettere a fondo».(lu.pe.)

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