Materna di via dei Campi sul tavolo a Roma

RONCHI DEI LEGIONARI. Spazi finanziari e pareggio di bilancio. È davvero un dilemma per gli enti locali, chiamati a destreggiarsi tra la volontà di concludere o avviare opere pubbliche, risorse finanziarie che ci sono e che, purtroppo, si fa fatica a spendere. Perchè, come la legge vuole, non si possono fare passi in avanti, anche se le casse sono floride, in quando bisogna pensare a quei Comuni che, in questi anni, non si sono comportati in modo così virtuoso. A Ronchi dei Legionari, nello specifico, c’è da pensare al completamento della scuola materna di via dei Campi e all’avvio dei lavori di ampliamento del palazzo municipale e della costruzione di nuove strutture al servizio dello stadio di baseball. Ma senza nuovi spazi finanziari non si va avanti e così, martedì pomeriggio, a Trieste, il vicesindaco, Livio Vecchiet, ha incontrato l’assessore regionale Paolo Panontin e il capogruppo del Pd, Diego Moretti.
Il risultato è che, a maggio, saranno trovati nuovi spazi di manovra, ma non per quel che riguarda la materna. Per dar modo alla municipalità ronchese di spendere quel milione e 300mila euro che manca, che è in cassa e per il quale, ormai da 7 anni, si paga un mutuo, dovrà pensarci il governo nazionale. Al quale, già ieri, si è rivolto il sindaco, Roberto Fontanot, con una lettera inviata direttamente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
L'esecutivo, infatti, dispone di risorse finanziarie destinate proprio all’edilizia scolastica. Il completamento della scuola di via dei Campi, a Ronchi dei Legionari, è una priorità che riguarda 180 alunni. «Spero che il bandolo della matassa sarà trovato – ha commentato il primo cittadino – e che lo Stato e la Regione possano venire realmente incontro alle esigenze della nostra comunità. Quella che stiamo costruendo è la materna più grande che verrà realizzata, ex novo, nella nostra regione. Non è e non sarà una cattedrale nel deserto, ma un’opera importante e molto sentita dalla nostra popolazione. Sono certo che chi di dovere saprà ascoltarci». A maggio, dunque, sarà la Regione a liberare nuovi spazi, così come è avvenuto lo scorso anno. Intanto, in attesa che parta l’appalto per l’ampliamento del palazzo municipale, per lo stadio “Enrico Gaspardis”, senza uffici, bar, cucina e tunnel di battuta, demoliti ancora a novembre scorsi, si pensa a una soluzione “tampone”.(lu.pe.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








