Maturità alle serali: un diploma d’orgoglio

La sconfitta con l’Uruguay ancora brucia, ma la tesina di Andy sui Mondiali brasiliani è ormai sul tavolo della commissione e lui la dovrà discutere, ricollegandosi anche alle altre materie d’esame: parlerà quindi dello scandalo di Calciopoli e anche di quelle cinque poesie che Saba dedicò al gioco del calcio.
Al Carli proseguono gli orali della maturità 2014, sia per i corsi diurni che per quelli serali. Per questi ultimi, l’esame che segna la fine del percorso scolastico non è vissuto con timore. La maggior parte dei ragazzi già lavorano e per chi frequenta le serali si tratta più che altro di una questione d’orgoglio: «Avevo mollato la scuola un po’ di tempo fa, ho ripreso perché volevo almeno finirla e portarmi a casa la maturità», racconta Alessia, che in questi anni ha studiato e lavorato come magazziniere. «Ho pensato di prendermi il diploma per stare più tranquillo, perché non si sa mai», spiega a sua volta Michael, che lavora in Fincantieri e se l’è cavata all’orale rispondendo a domande su Pirandello, sul reddito fiscale, sulla composizione e il ruolo della Corte costituzionale e della magistratura.
Elisa, che da anni fa l’allenatrice di ginnastica artistica, ha messo a frutto le sue competenze e passioni con una tesina sulla storia della Ginnastica Triestina e dice che molto probabilmente dopo la maturità continuerà a fare lo stesso lavoro, che le piace e le dà soddisfazione. Gli scritti sono andati mediamente bene e i ragazzi ammettono che la possibilità di copiare nella seconda e nella terza prova c’era, e più di qualcuno l’ha sfruttata.
Clima rilassato anche al Nautico: non ci si danna tra libri e appunti per il ripasso dell’ultimo minuto, anche se i voti della terza prova sono stati piuttosto bassi e sono pochi i ragazzi che hanno ottenuto la sufficienza. Giacomo ha l’orale in calendario a mezzogiorno, perciò potrebbe finire velocemente: tutto dipenderà da quanto affamati saranno i membri della commissione. Terminato l’esame se ne andrà per qualche giorno in vacanza ad Amsterdam. Poi lo aspetta il corso antincendio a Napoli, indispensabile per potersi imbarcare.
Marco, che ha presentato una tesina sull’impianto Co2 in sala macchine, dice che l’orale è andato bene, anche se non è sicuro che la commissione lo abbia ascoltato con attenzione. Ma è stata abbastanza generosa sulle domande: lui se l’è cavata parlando della scintilla che ha fatto scoppiare la Prima guerra mondiale, delle opere di Verga ed esponendo qualche studio di funzione e un paio di circuiti elettrici. In futuro gli piacerebbe lavorare in Wärtsilä, ma se non dovesse trovare un’occupazione lì ha già pensato di iscriversi all’Università: Ingegneria navale.
Giulia Basso
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