«Me ne occupai fino all’ultimo giorno»

Roberto Dipiazza non ci sta. Il sindaco “del fare”, con il pallino dei lavori pubblici, smentisce le ricostruzioni sull’annosa vicenda della galleria di piazza Foraggi e dà la sua versione. Ad aver ostacolato l’avvio dei cantieri, nonostante le risorse, non sarebbe stato una ragionamento di convenienza elettorale, bensì la necessità di approfondire e verificare la portata dei progetti. Sarebbe questo il motivo che ha portato a un allungamento dei tempi. «La parte progettuale - spiega - ha richiesto studi e verifiche importanti. Guardate che lì non c’era da dare una mano di bianco e via...». Si trattava anche di “iniettare” cemento armato. «Di quell’opera - garantisce - me ne sono occupato fino all’ultimo giorno del mio mandato. Ho anche risolto la trattativa con Trieste Trasporti per le deviazioni degli autobus. Avevamo raggiunto, a questo proposito, un accordo per 100 mila euro. Una cosa complicata. E poi si è messo di mezzo il Patto di stabilità. Sai cosa significa chiudere una galleria del genere per due anni?», osserva Dipiazza che all’epoca aveva “ereditato” i lavori pubblici da Bandelli. «Su nove milioni e con un progetto di tali dimensioni non si può intervenire con leggerezza. E lo dice uno che, da sindaco, ha avviato e concluso centinaia di cantieri. E non dimentichiamoci - rimarca - che ci vogliono anni per una gara d’appalto di quella portata». E poi la questione traffico. «Ci rendiamo conto cosa vuol dire bloccare quel tratto per due anni? Il tutto doveva essere pianificato con cura». Dipiazza non dava per scontata nemmeno l’immediata disponibilità finanziaria che invece, all’epoca, si considerava certa. «I soldi sarebbero partiti appena nel 2009, quindi appena quando hai in mano la copertura ti muovi con autorizzazioni, iter, progetti e verifiche. Ecco perché, alla fine, siamo arrivati al 2011. Non abbiamo mai cominciato perché, concretamente, non c’erano i tempi tecnici per farlo in modo serio e certo».
La presa di posizione dell’ex primo cittadino, ora consigliere regionale, va oltre. E tocca anche le vicende di cronaca giudiziaria di questi giorni sul sistema di corruzione a Venezia. «Se la Grande viabilità fosse stata in mano ad altri chissà cosa sarebbe accaduto - afferma - e chissà dove saremmo adesso con i cantieri. Io l’ho finita invece. E bene».
E quindi, tornando sulla galleria: «Io ho trovato soldi e progetto. Perché per 30 anni nessuno ci ha mai pensato?». (g.s.)
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