Melma nella fontana del Faet a causa di 2000 euro bloccati

L’assessore di Cormons Nardin: «Il Patto di stabilità non ci permette di impiegare la somma preventivata per la sistemazione dei tombini»
Bumbaca Gorizia Cormons, la fontana del Faet
Bumbaca Gorizia Cormons, la fontana del Faet

CORMONS. Ha causato danni all’area della fontana del Faet l’ultima pioggia abbondante prima del caldo di questi giorni. Uno degli ultimi acquazzoni infatti ha reso inagibile per qualche giorno l’area verde tra le località Pradis e Subida: i tombini della zona sono infatti andati in tilt ed una spessa coltre di melma ha invaso tutto il parco. Gli operai comunali hanno dovuto lavorare un’intera giornata per rimuovere il fango e riportare l'area nella normalità: «Questi sono gli effetti del Patto di stabilità pure questi - allarga le braccia l’assessore ai lavori pubblici Paolo Nardin - perché è da tempo che intendiamo svolgere della manutenzione sulle ricezioni fognarie della zona, ma il blocco imposto dalla spending review non ci permette di operare. E pensare che il costo di questi lavori di messa a nuovo dei tombini costerebbe non più di duemila euro: ma con il Patto di stabilità vigente non ne possiamo spendere nemmeno uno. E così siamo costretti a rimandare: il risultato è che a viverne le conseguenze sono poi i servizi ed i cittadini. Un’opera che avremmo dovuto svolgere da tempo non può partire e quindi al primo acquazzone i tombini saltano con la conseguenza che uno dei parchi più apprezzati di Cormons diventa preda del fango. Quando toglieranno questo Patto di stabilità così come è strutturato, sarà sempre ora».

Un problema, il vincolo imposto dall’Europa, che sempre nella stessa area ha causato anche il blocco ad un vecchio progetto mai nemmeno nato: quello di realizzare un parcheggio di alcune decine di posti proprio di fronte all’area del parco del Faet. E sempre l’impossibilità di spendere i soldi a disposizione ha di fatto fermato il progetto di realizzare il collegamento tra la pista ciclabile di viale Roma e l’area della Subida, passando proprio per la località Pradis dove si trova l'area del Faet. Insomma, sembra proprio che il Patto di Stabilità a Cormons si sia accanito contro una delle zone più verdi e rilassanti di Cormons: se manutenzioni e migliorie non si possono ancora effettuare, è di fatto per i motivi imposti dal bilancio. A farne le spese in quest’ultimo caso è stato il parchetto dove sorge la fontana del Faet, luogo meta di passeggiate e relax all’aperto soprattutto in queste calde giornate estive.

Ma i lacci imposti dal Patto di stabilità stanno causando ritardi anche su altre opere messe in agenda dall’amministrazione comunale: dalla messa a nuovo dell'area di via San Giovanni e via Friuli, dalla realizzazione del nuovo parcheggio di piazzale Zorutti, ai marciapiedi da completare in via Isonzo. Tutti lavori per i quali - come per l’area del Faet - il Comune in banca avrebbe il denaro necessario con cui iniziarli. Ma il vincolo imposto dal Patto (si può spendere quanto in quell’anno viene introiettato) non lascia al momento spazi finanziari. La melma nell’area del Faet si può dire che rappresenti quindi appieno il pantano in cui si sono fermate le opere pubbliche, a Cormons come in centinaia di altri Comuni in tutta Italia.

Matteo Femia

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