Mensa universitaria, si allunga l’attesa

Altri sei mesi di ritardo per la mensa universitaria e più che a bocca aperta, gli studenti rimangono a stomaco vuoto. La dieta si annuncia lunga. Molto lunga. In via Alviano slitta ancora la data d’apertura della mensa che avrebbe dovuto essere pronta entro giugno. Se andrà bene, se ne riparlerà a gennaio 2017. La notizia di un nuovo ritardo è stata data nel corso di un incontro a Udine dal sostituto direttore generale dell’Ardiss Nicola Manfren. A riferirla in una nota è stato, nella stessa serata di mercoledì, il rappresentante degli studenti di Scienze internazionali e diplomatiche Francesco Saltarin. La questione non è di carattere economico. Nell'assestamento di bilancio dello scorso luglio, la Regione aveva infatti trovato 300mila euro da destinare alla struttura. Il rallentamento è causato da fattori burocratici. Da un lato manca l’atto formale di concessione degli spazi già individuati al piano terra dell’ex Seminario (l’area è quella compresa tra il bar e la biblioteca), dall’altro vanno rispettati i tempi delle gare d’appalto. La mensa dovrebbe ospitare un centinaio di posti a sedere e con una rotazione di tre ore non dovrebbe avere problemi a sfamare una popolazione studentesca che inizia a perdere la pazienza. Se il servizio pasto fosse adeguatamente garantito dalle convenzioni, in sé e per sé la notizia dello slittamento non sarebbe neppure troppo drammatica. Il problema è che le convenzioni sono ritenute inadeguate. Come evidenziato a inizio gennaio, per ora gli universitari devono accontentarsi o dei pasti che il Comune di Gorizia cucina per i bambini al Centro Lenassi o di quelli che vengono preparati per i richiedenti asilo minorenni e non accompagnati al convitto San Luigi. A dicembre le convenzioni con la pizzeria "Al Cavallino" e con il bar universitario di via Alviano sono infatti scadute e nessuno ha risposto alla manifestazione d'interesse pubblicata sul sito dell'Ardiss per subentrare nel servizio. L'Agenzia regionale per gli studi superiori aveva quindi mandato inviti ai singoli ristoratori di Gorizia, ma, come evidenziato da Saltarin, l’ulteriore manifestazione di interesse e le relative indagini di mercato delle scorse settimane «non hanno prodotto risultati accettabili». «Solo un esercente – scrive il rappresentante degli studenti – ha infatti risposto positivamente salvo poi, ma questo non è stato chiarito, tergiversare riguardo l’assegnazione della convenzione». Il rischio è che, quindi, in tempi brevi i ragazzi non potranno contare su punti convenzionati in centro città. Se la questione non verrà risolta, alla ripresa delle lezioni i rappresentanti degli studenti organizzeranno un’assemblea. Non vengono escluse «dimostrazioni collettive di protesta». A prendere le parti degli universitari è il vicesindaco Roberto Sartori: «Per la casa dello studente la situazione è un po’ migliorata, anche se c’è ancora qualcosa da sistemare, ma la mensa, anziché andare avanti, mi sembra che stia andando indietro».
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