«Mi faccia vedere i gioielli e le regalo una cassaforte»

È boom estivo di truffe alle persone anziane e sole. Gli ultimi tre casi (in appena due ore) hanno la stessa mano. Quella di un uomo che offre cassette di sicurezza
Di Piero Rauber

Via Martiri della libertà, via Palestrina, Foro Ulpiano. È l’ultimo triangolo delle truffe. Della peggiore specie: a persone anziane e sole. Un fenomeno che, tra condomini semideserti e nonnini in città durante le vacanze dei familiari, registra ad ogni estate - e questa non fa eccezione, anzi - un’impennata. Dopo i raggiri messi in scena nel week-end da una coppia, nelle ultime ore è stato un uomo in solitaria - tra i 50 e i 60 anni, corporatura robusta, un metro e 75 e un italiano impeccabile - a colpire in centro. L’altra mattina, tra le 11 e l’una, il truffatore si è presentato alla porta di almeno tre (perché tre sono state poi le segnalazioni al 113) signore anziane che vivono sole. La prima non ci è cascata e l’ha costretto a desistere, ma lui non s’è perso di morale e ha ritentato. In altre due occasioni gli è andata bene, e se n’è andato con rotoli di contanti, alcune migliaia di euro, più vari gioielli per un valore al momento non quantificabile. La polizia, che si è occupata e si sta occupando delle “gesta” del ciarlatano seriale, ha pochi dubbi che i tre episodi non abbiano tutti la medesima firma. Il marchio di fabbrica, al di là delle varianti del momento, è stato sempre lo stesso. L’uomo ha esibito un tesserino con foto, spacciandosi una volta per funzionario Inps, un’altra per agente della Finanza e una terza per incaricato di un progetto di tutela per le persone anziane, ma offrendo alla fine sempre e comunque la possibilità di far avere in tempi brevi alla padrona di casa una cassetta di sicurezza in cui custodire soldi e soprattutto gioielli. «Signora, me li faccia vedere, così capisco quanti ne ha e quanto sono grandi, così le faccio mandare a casa la cassetta delle dimensioni giuste». L’affondo finale a chiusura di una strategia fatta di sorrisi, gentilezze e pure dimostrazioni di conoscere un po’ le vittime, segno che dietro la truffa c’è un minimo di “indagine preliminare”. La prima nonnina, 87 anni, residente in via Martiri della libertà, ha come detto sentito puzza di bruciato. Al sedicente funzionario Inps s’è detta non interessata alla cassetta perché non aveva oro a casa. La seconda vittima, 85 anni, in via Palestrina, non ha colto in tempo le cattive intenzioni del falso finanziere. Lui s’è offerto di aiutarla e ha finto di avvolgere in una busta di plastica carta d’identità, tessera sanitaria e bancomat. «Nascondo tutto sopra l’armadio, in attesa che le arrivi la cassetta». Il raggiro è stato completato da un pugno di preziosi messi in tasca, compresa la fede del marito che non c’è più. Terza commedia della malafede in Foro Ulpiano, ai danni di una 83enne. Si è spacciato per addetto di un’associazione che aiuta gli anziani contro le truffe (!). Bottino presunto, non meno di cinquemila euro. La Questura invita in un comunicato «la cittadinanza, in particolare le persone anziane che vivono sole, a telefonare tempestivamente al 113 in presenza di situazioni anomale che potrebbero rappresentare tentativi di truffa. Si invita a non aprire la porta a sedicenti personaggi che millantano di appartenere ad uffici istituzionali con la scusa di dover effettuare controlli fiscali o di beni posseduti».

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