«Mi hanno sottratto una tela lasciando solo la cornice al muro»

il colloquio«Sono stati capaci di farmi sparire un quadro largo 3 metri e alto un metro e mezzo». Alex Benvenuti, l’amministratore delegato del gruppo Magesta che fa capo all’intera famiglia...

il colloquio

«Sono stati capaci di farmi sparire un quadro largo 3 metri e alto un metro e mezzo». Alex Benvenuti, l’amministratore delegato del gruppo Magesta che fa capo all’intera famiglia Benvenuti proprietaria in città, oltre che dell’hotel Duchi d’Aosta, anche del Riviera e del Vis à Vis, racconta di colpi mirabolanti messi a segno nelle sue strutture da chi però, il più delle volte, a detta degli albergatori, non agisce con l’intenzione di compiere un furto bensì di fare una bravata e di portarsi a casa un souvenir.

«Quella volta rimasi basito. Era un quadro sistemato al Riviera dal valore di qualche migliaio di euro e ebbero l’astuzia di rimuovere con un taglierino la tela, arrotolarla e portala via lasciandomi sulla parete solo la grande cornice».

Tra gli oggetti sottratti nei suoi alberghi ci sono anche pezzi d’argenteria. «Al bar e al ristorante vengono portati via costantemente i cucchiaini da caffè, anche d’argento, per non parlare di importanti vassoi e altri tipi di accessori che usiamo per servire la cena in camera. Li nascondono in valigia, tra i vestiti, dobbiamo fare molta attenzione, i controlli sono costanti ma la scaltrezza di alcuni è impressionate».

Come quell’ospite che cercò di portare via tutta la biancheria della stanza. «Sistemata la camera, l’addetta alle pulizie segnalò che il cliente aveva sottratto tutto, non aveva lasciato nemmeno lo scendiletto. Casualmente aveva lasciato in deposito il bagaglio e, fatto aprire, abbiamo trovato dentro di tutto».

Dalle stanze dei loro alberghi i Benvenuti vedono sparire di tutto. «Coperte, specchi, cuscini, accappatoi – ricorda l’albergatore – e persino i quadretti che sistemiamo per abbellire i bagni». Nella lista degli oggetti rubati negli alberghi triestini c’è davvero di tutto. Si portano via le pile dei telecomandi, gli adattatori di corrente, le lampadine delle abat-jour. Talvolta però, al contrario, gli ospiti anche dimenticano di mettere in valigia alcuni loro oggetti personali. «Troviamo vestiti, gioielli, portafogli, documenti, molti carica batteria per il cellulare e talvolta anche buffi sex toys». –

L.T.

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