Migranti, altri venti arrivi ma nessuno presidia le rive dell’Isonzo

Altri venti arrivi. I flussi di migranti non si arrestano mai e per la prefettura la questione dei richiedenti asilo rimane in primo piano. «Senza trasferimenti non ce la facciamo, ma fino a quando continueranno ad arrivare migranti dovremo cercare di fronteggiare il fenomeno in qualche modo», nota il viceprefetto vicario Antonino Gulletta auspicando di trovare nuovi posti in convenzione grazie al nuovo bando sull’accoglienza. Di richiedenti asilo si è discusso anche ieri mattina in occasione della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica. Nel corso dell’incontro è stato approvato il Piano per il controllo coordinato del territorio isontino da parte delle forze dell’ordine. Il documento rivede e attualizza la spartizione dei compiti dei diversi corpi e delle rispettive componenti per evitare duplicazioni di intervento o sovrapposizioni, ma il viceprefetto Gulletta precisa che il Piano non è stato varato specificatamente in funzione dei migranti. «È chiaro che se poi ci sono da controllare anche le sponde dell’Isonzo, si controllano anche quelle, ma il Piano non è questo. È uno strumento che ci permette di essere più efficaci sul territorio». Tra le altre cose il Piano consentirà di rendere più agevole l’attività della nuova centrale unica regionale che dal 14 marzo risponderà al numero unico d’emergenza 112. Riguardo alla presenza dei migranti sulle sponde del fiume, non risulta che ieri ci siano stati dei controlli da parte delle forze dell’ordine. Semmai solo qualche discreto pattugliamento dei carabinieri per verificare se c’erano fuochi accesi».
Sul tema delle convenzioni è invece intervenuto il consigliere comunale di Forza Italia Fabio Gentile che in merito ai 600 posti messi a bando in provincia di Gorizia, si è detto “furibondo”.
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