Minori non accompagnati, servizio in appalto

Sono oltre 800.000 gli euro che il Comune di Monfalcone spenderà nell’arco di quattro anni a partire dal primo luglio per accogliere i minori stranieri non accompagnati, come i cinque afghani...

Sono oltre 800.000 gli euro che il Comune di Monfalcone spenderà nell’arco di quattro anni a partire dal primo luglio per accogliere i minori stranieri non accompagnati, come i cinque afghani ritrovati in via Terza armata la scorsa settimana.

L’amministrazione locale ha indetto la gara d’appalto per assegnare il servizio di accoglienza che è tenuta a erogare per legge, visto che Monfalcone ha più di 15.000 abitanti.

Un fenomeno, quello degli arrivi dei minori stranieri non accompagnati, ripreso a partire dal 2014, quando il conflitto in Siria e l’instabilità perdurante in alcuni Paesi, come appunto l’Afghanistan, hanno spinto migliaia di persone a imboccare la rotta balcanica verso l’Europa.

I ragazzini che l’ente locale ha dovuto accogliere sono passati dai 4 del 2012 ai 12 del 2013 per arrivare ai 33 del 2014.

Nella prima metà del 2015 i minori che il Comune ha dovuto sistemare in strutture di cui non dispone in proprio sono stati 16 e la previsione era quella di non scendere quanto meno sotto i numeri dell’anno precedente. Il ritrovamento di un numero così elevato di ragazzi non accompagnati non si verificava da anni, dopo essere stato talmente consistente alla fine dello scorso secolo da indurre l’ente locale a trasformare l’ex dispensario di via Vecellio in Centro di accoglienza per grandi minori stranieri. La struttura ha però concluso la sua attività di ospitalità di fatto all’inizio del 2008, diventando poi sede di uno sportello informativo per stranieri e di corsi di lingua italiana. L’edificio ha poi finito per non essere più utilizzato in attesa di un nuovo impiego (si pensava allo spostamento del centro diurno della casa di riposo), bloccato poi, stando al Comune, dalle regole del Patto di stabilità.(la.bl.)

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