«Miramare dentro Trieste Metropolitana»

Il senatore dem propone la gestione diretta di parco e Castello. L’assessore Peroni: «Idea provinciale»

Miramare dopo la Ferriera. «Trieste Metropolitana è il contenitore perfetto in cui inserire il Castello di Miramare», spiega il senatore Francesco Russo nella seconda tappa della sua campagna (“Non è troppo tardi”) per le primarie del 6 marzo. Il motivo? «Per un motivo molto semplice: taglia drasticamente la burocrazia, prima e principale causa dell’attuale degrado. Non è vero – come dicono alcuni - che mancano i soldi: semplicemente non siamo capaci di intercettarli. Faccio un esempio concreto: due anni fa ho portato a Miramare un imprenditore disponibile a sponsorizzare i lavori di restauro. Esattamente come ha fatto Della Valle con il Colosseo. La Sovrintendenza (oggi è il Ministero dei Beni Culturali a gestire la struttura) ha avanzato mille obiezioni: sembrava fosse il funzionario a fare un favore all’imprenditore. Purtroppo non se ne é fatto più nulla. Con la gestione diretta del Castello da parte di città metropolitana – eliminando la burocrazia ministeriale - invece, le cose sarebbero andate diversamente. E oggi non solo i triestini, ma anche i turisti avrebbero potuto ammirare uno spettacolo ben diverso».

Una proposta bocciata subito dalla Regione con motivazioni metropolitane anche se ci fu un tempo (neppure tanto lontano) in cui Regione e Comune di Trieste si candidarono a una gestione diretta di Miramare. «La soluzione individuata per Miramare da Franceschini, in accordo con Regione e sindaco Roberto Cosolini è la stessa che recentemente è stata scelta per gli Uffizi a Firenze, per il Polo reale di Torino, per la reggia di Caserta, per Brera a Milano e per il palazzo Ducale a Mantova. Tutte città, metropolitane e no, che non si sognerebbero mai di farsi e gestirsi da sole strutture museali di tale portata» replica a stretto giro l’assessore regionale al Patrimonio Francesco Peroni, l’ex rettore che nel 2011 sfiorò la candidatura a sindaco a Trieste. «La soluzione di Miramare grande museo autonomo con risorse proprie, un proprio bilancio e un proprio progetto di sviluppo, con un direttore scelto su base internazionale – spiega Peroni - è la risposta più efficace e avanzata. E’ la risposta che pone le condizioni, questa sì, per quella visibilità internazionale che può, tra l'altro, attrarre investitori privati di livello adeguato a un sito così prestigioso». E, infine, la stoccata finale alla proposta numero due delle primarie di Russo. «Non vogliamo che Trieste si chiuda in un orizzonte provinciale, che non le appartiene e che – conclude l’assessore - la condannerebbe a una marginalità che non si merita». Provinciale, insomma. Anche se le provincia sono state abolite. Anche dal partito arrivano le stroncature. «Prima che Trieste diventi Metropolitana, rischiamo che a Miramare non ci si vada neanche in tram» polemizza il renziano Walter Godina. Piccolo particolare: nessun tram è mai arrivato a Miramare. (fa.do.)

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