Montesanto, torna l’incubo della puzza
Era da un bel po’ che non scrivevamo della puzza che, da anni ormai, avvolge il quartiere di Montesanto: puzza che viene attribuita all’attività della fonderia Livarna di Salcano, in Slovenia. Non scrivevamo nulla perché il problema, seppur rimasto irrisolto, pareva essersi affievolito. Ma ieri mattina quel caratteristico e insopportabile odore acre di gomma bruciata si è nuovamente diffuso nella zona nord della città. E non solo. La conseguenza? Telefonate, telefonate e ancora telefonate alla redazione. A metà mattinata la puzza era percepibile anche in centro-città, tant’è che un cittadino di quella zona l’ha fatto puntualmente notare al cronista. «Pare di essere tornati indietro con le lancette dell’orologio. L’odore è fortissimo e dà fastidio pure agli occhi. Pareva che il problema non avesse più i contorni di una volta ma dobbiamo ricrederci», il tenore delle chiamate di protesta alla nostra redazione. «Scrivete un articolo, fate qualcosa perché siamo alle solite».
E, in effetti, ieri mattina i miasmi si sono sentiti in corso Italia, nella zona della nostra redazione. Bastava mettere il naso fuori dalla finestra per percepirlo.
Immediatamente si è mobilitato il Comitato contro l’inquinamento transfrontaliero guidato da Gianni Marega: «Sembrerebbe che la fonderia Livarna stia ricominciando a lavorare a pieno regime. L’abbiamo capito dal forte e caratteristico che ha invaso, già a partire dalla serata di lunedì, tutto il quartiere di Montesanto. Peraltro, queste sopno giornate poco ventose e ciò ha finito con il rendere ancor più grave il problema. Che dire? Chiederemo al sindaco Romoli e all’assessore Del Sordi un incontro urgente per fare il punto della situazione. Non vorremmo rivivere un film già visto anche quest’estate», le parole forti e chiare di Marega.
(fra.fa.)
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