Morti per incidenti triplicati: sono pedoni e motociclisti

La strada torna a fare stragi. L’anno scorso soltanto all’interno del territorio del comune di Trieste sono rimaste sull’asfalto dodici vittime. Il trend, in calo da una quindicina di anni, ha avuto un’impennata improvvisa e tanto più preoccupante se si pensa che nei dodici mesi precedenti i morti erano stati un terzo, cioé quattro. La notizia, riferita dal comandante della polizia locale Sergio Abbate che a questo proposito ha definito il 2013 «annus horribilis», ha turbato l’atmosfera della celebrazione per i 152 anni di vita del Corpo che si è eccezionalmente svolta al ricreatorio Gentilli di Servola (a propria volta in festa per il centenario) per avvicinare ancora di più i vigili urbani alla gente.
Nelle statistiche delle vittime le parti si sono clamorosamente rovesciate: il modo più sicuro per attraversare la città è farlo in macchina. Strano ma vero, i rischi maggiori si corrono se si va a piedi, soprattutto se si ha una certa età. «Siamo dinanzi a una falcidie di giovani motociclisti e di anziani pedoni», ha affermato Abbate e ciò è apparso tanto più evidente quando ha snocciolato le età delle vittime: i cinque motociclisti o scooteristi deceduti avevano 25, 23, 20, 34 e 48 anni; i sette pedoni 78, 75, 84, 84, 89, 79 e 80 anni. «Non ci interessa fare tante multe - ha aggiunto - quanto puntare sulla sicurezza.» In questo senso si spiegano le 507 sanzioni comminate per uso del telefonino, le 158 per mancata precedenza ai pedoni, le 828 per mancata revisione del mezzo, le 52 per guida in stato di ebbrezza e (2 sotto l’effetto di stupefacenti), oltre a 527 per velocità non adeguata, 1339 per superamento dei limiti entro i 40 all’ora, 183 per superamento dei limiti di oltre 40 all’ora (con ritiro della patente). Queste infrazioni sono state evidenziate con l’utilizzo del telelaser. E ancora, 394 per mancata precedenza agli incroci, 1707 per passaggi al semaforo con il rosso smascherati con il rilevatore automatico), 73 per sorpasso vietato e via dicendo. Anche tutto questa opera preventiva però evidentemente l’anno scorso si è rivelata insufficiente. Ai dodici morti vanno oltretutto aggiunti 684 feriti di cui 14 in prognosi riservata per un numero complessivo di 586 incidenti con danni alle persone. Gli incidenti con soli danni ai mezzi sono stati 1192 e il numero complessivo, questo però in calo rispetto all’anno scorso, arriva a 1789. Nel corso del 2013 per incidenti di varia natura la polizia locale è stata chiamata 2807 volte, per cadute di intonaci, rami e anomalie stradali 986 volte, per rumori molesti 706 volte, per maltrattamenti, smarrimenti o abbandoni di animali 409 volte, per oggetti rinvenuti 266 volte.
Le multe per divieto di sosta non sono state poche: 44mila 689 di cui 679 per soste su spazi riservati agli invalidi e 2550 su spazi riservati ai mezzi pubblici. I casi scoperti di assicurazione scaduta sono stati 539, le patenti ritirate 399, le rimozioni effettuate 2345 e i sequestri 560. Nel settore di polizia ambientale sono stati effettuati 1479 controlli che hanno riguardato tra l’altro verifiche sulla presenza di eternit e immissione di fumi in atmosfera e che hanno portato alla contestazione di 5 illeciti penali e 22 illeciti amministrativi. 720 i sopralluoghi edilizi con 95 illeciti penali e 244 illeciti amministrativi. La polizia locale ha fatto anche 12 arresti, denunciato 242 persone, compiuto tra l’altro 83 interventi per furti e 15 per occupazione abusiva di alloggi. Infine sono stati svolti 412 accertamenti tributari, 3089 controlli in ambito commerciale rilevando 438 illeciti ed effettuando 39 sequestri amministrativi.
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