Morto a 104 anni Fortunato, “nonno” della città di Grado

GRADO. È deceduto venerdì scorso all’ospedale di Monfalcone dove era ricoverato da qualche giorno, il “nonno” di Grado, Fortunato Russignan di 104 anni. Era il più anziano dei residenti e il più anziano degli iscritti alla Cisl d'Italia. A luglio dello scorso anno era stato festeggiato nel giardino della Casa di Riposo dove era alloggiato (alla festa ha partecipato anche la sorella Anita Russignan Colocci): era perfettamente lucido tanto da raccontare i più importanti eventi vissuti. Nel 1912 quando era nato, Isola d'Istria era sotto l'Austria; pochi anni dopo, però, nel 1918 è diventato cittadino italiano sotto i Sabaudi. Poi è passato attraverso il ventennio fascista e nel 1945 è diventato cittadino iugoslavo sotto Tito. Fino ad allora suonava la tromba sui traghetti di famiglia ma nel 1955, a seguito del memorandum di Londra, ha fatto la scelta di passare con l'Italia. Prima si è imbarcato sul Neptunia e poi sulla Vulcania. Faceva il trombettista ma lavorava pure al bar. Nel 1974 è rientrato in Italia, a Trieste, dove ha aperto il "Bar Italia" in piazza Unità. In quel periodo la figlia aveva conosciuto un soldato americano tanto da decidere di trasferirsi a New York. Fortunato Russignan ha così deciso pure lui di volare in America prima di decidere di rientrare in Italia e stabilirsi a Grado. Per far capire quanto sia stato sempre lucido e presente, nel 2015 aveva effettuato la visita e i test per il rinnovo della patente che gli era stata regolarmente rilasciata. Ai primi mesi dello scorso anno, però, aveva deciso spontaneamente di restituirla. Lascia la figlia Laila con Robert, i nipoti Bobby e Darren, i pronipoti Alexandra, Brianna, Robert e Jakob, la sorella Anita e diversi parenti. I funerali saranno celebrati venerdì 10 febbraio alle 11.30 nella chiesetta del cimitero di Grado (dalle 9 la salma sarà esposta nella camera mortuaria dello stesso cimitero). Seguirà la cremazione. (an.bo.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo








