«Muggia, ticket d’ingresso per il Carnevale»

MUGGIA. L’istituzione di un ticket d’ingresso per entrare nel centro storico muggesano. Roberta Tarlao, capogruppo consigliare di Meio Muja, propone di mettere a pagamento le serate più affollate del Carnevale muggesano. «Nel primo mandato Nesladek avevo predisposto assieme alla polizia locale un piano che prevedeva la chiusura del centro storico e l’istituzione di un ingresso a pagamento», spiega. All’epoca la proposta venne bocciata. «Sentito anche il parere di molti residenti, rimango dell’idea che l’importo dovrebbe essere accessibile e non simbolico per rendere sostenibile l’allestimento logistico dei presidi e perché rimanga un fondo da destinare all’occorrenza a eventuali danni subìti dai residenti», ha aggiunto la leader di Meio Muja.
La proposta ha sollevato una discussione politica. «L’idea è condivisibile soprattutto perché quando si paga, si ha più rispetto per le cose. Però sarebbe interessante sapere cosa ne pensano le Compagnie del Carnevale, oltre che i commercianti e i residenti», analizza la capogruppo consigliare Roberta Vlahov (Obiettivo comune per Muggia). Emanuele Romano, capogruppo del Movimento 5 Stelle propone addirittura un referendum: «È una questione che riguarda tutti i muggesani. Con i soldi ricavati si potrebbero acquistare delle videocamere di sorveglianza». Possibilista sulla proposta di Tarlao è Nicola Delconte, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Potrebbe essere un incentivo per frenare l’arrivo di giovani, ma prima coinvolgerei le categorie economiche perché questa non è una questione meramente politica».
Il leghista Giulio Ferluga invece si dichiara contrario: «Il Carnevale è una festa per tutti e poi i malintenzionati i soldi per entrare li troverebbero comunque». Più duro Andrea Mariucci (Forza Muggia-Dpm): «Quella di Tarlao è una “sparata”. Se vorrà fare proposte diverse da proclami potrà sicuramente trovare la nostra attenzione». Dal Comune l’assessore al Carnevale Stefano Decolle stronca ma non completamente l’idea di Tarlao: «Sento le Compagnie ogni giorno e non mi è mai stata riferita questa esigenza. Personalmente sono contrario a introdurre un biglietto perché il Carnevale è una festa popolare. Se dovesse arrivare una proposta più condivisa sul tema, sarei disponibile a discuterne assieme».
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