Napolitano con Pahor sul Monte Santo

Giorgio Napolitano rimarrà nell’Isontino e nelle zone limitrofe per circa 36 ore. Il 6 luglio il presidente della Repubblica non si limiterà a partecipare insieme ai capi di Stato di Croazia, Slovenia, Albania e Austria al grande concerto diretto dal maestro Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia organizzato per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale. Anche se per motivi di sicurezza non ci sono (e non possono esserci) conferme ufficiali da parte del Cerimoniale, l’arrivo di Napolitano da Roma all’aeroporto di Ronchi dei Legionari è previsto già nel corso della mattinata e la partenza verso la capitale dallo scalo regionale dovrebbe avvenire nel tardo pomeriggio di lunedì 7. Poco più di 36 ore in tutto.
I sindaci dei Comuni interessati alla visita del presidente della Repubblica sono in fibrillazione e attendono di ricevere dal Quirinale conferma del programma. La prima tappa dovrebbe essere Monfalcone dove il capo dello Stato è stato invitato alla Galleria d’arte contemporanea di piazza Cavour ad inaugurare la mostra multimediale “Alisto-Sulle ali della storia”. L’evento aprirà le manifestazioni cittadine dedicate al centenario della Grande guerra e presenterà una serie di immagini inedite e di grande impatto scelte grazie ad un lungo lavoro di ricerca all’Osterreichisches Staatsaichir di Vienna e in altri musei nazionali.
Non appena aveva saputo del concerto a Redipuglia e della concomitanza degli eventi, il sindaco Silvia Altran si era attivata, insieme all’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, per invitare formalmente il presidente della Repubblica al taglio del nastro. «Ci sono delle speranze che possa venire a Monfalcone, ma non si può essere sicuri al 100% che ci sarà – osserva il primo cittadino della città dei cantieri -. Il nostro intento è di coinvolgere emotivamente le persone in modo da avvicinare il più possibile la gente alla scoperta della Prima guerra mondiale. La presenza del capo dello Stato sarebbe un bel segnale d’attenzione nei confronti di Monfalcone. La città ha investito parecchio sul parco tematico della Grande guerra per rendere visibili le trincee e ci farebbe molto piacere avere la più alta carica del nostro Paese». Secondo le indiscrezioni trapelate, prima di partecipare al concerto di Redipuglia, il presidente Napolitano cenerà a Cormons da “Felcaro” (dove dovrebbe anche dormire). Lunedì mattina il corteo presidenziale si sposterà a Gorizia. Sul piazzale della Transalpina il capo di Stato troverà ad attenderlo l’omologo sloveno Borut Pahor. Dopo la simbolica stretta di mano sul confine, i due presidenti saliranno sul Monte Santo per scoprire assieme una targa in memoria dei caduti nel corso delle Battaglie dell’Isonzo. «Io non ho ancora avuto notizie ufficiali e non posso fare ipotesi sulla visita», si limita ad osservare il sindaco di Gorizia Ettore Romoli confermando però la puntata in territorio sloveno di Napolitano. L’ultima tappa prima della partenza dovrebbe essere Aquileia. Nel piccolo Cimitero degli Eroi presente alle spalle della basilica romana, verrà reso omaggio ai caduti. In particolar modo il capo di Stato si fermerà di fronte all’arcosolio dove sono conservati i resti mortali dei 10 militi ignoti lì tumulati il 4 novembre 1921 dopo che la gradiscana Maria Bergamas, tra 11 bare, scelse quella con il feretro del soldato senza nome che avrebbe dovuto poi essere traslata all’Altare della Patria di Roma.
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