Navalmeccanica, asse Comune-Ministero

Dalla necessità di mettere in piedi un sistema di crescita strutturato legato alla navalmeccanica e all’economia del mare facendo asse con Fincantieri al bisogno di accrescere l’occupazione specializzata grazie alla formazione dando risposte alle situazioni di crisi. Fino all’emergenza porto che attende da decenni infrastrutture fondamentali come l’escavo del canale di accesso per far arrivare le navi più grandi che pescano di più.
È stata una riunione intensa, seppure via web, quella di ieri con il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli collegato con il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint, l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, in un duplice incontro. Alla prima parte della riunione è intervenuto anche Alessandro Pelosini, responsabile degli Affari istituzionali di Fincantieri, mentre alla seconda hanno partecipato i rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
Monfalcone a livello regionale sta diventando uno dei poli industriali più importanti, il primo certamente (anche in Italia) per il comparto della navalmeccanica e la nautica e con il ministro Patuanelli era necessario affrontare i nodi dell’occupazione e sviluppo economico, con la valorizzazione delle possibilità offerte dalle reti d’impresa e la definizione di una strategia per canalizzare le opportunità lavorative verso chi è del territorio.
«Ringrazio il ministro Patuanelli per la disponibilità che ci ha dimostrato – dichiara al termine dell’incontro il sindaco – per di più in un momento tanto complicato. Dopo il confronto di oggi con Fincantieri abbiamo previsto un ulteriore incontro entro i prossimi 15 giorni per individuare il settore per l’avvio di una nuova rete d’impresa, sulla falsariga di quanto già fatto dall’Anpa». L’Anpa è una realtà nata dall’alleanza di un gruppo di imprenditori e professionisti impegnati nell’attività di allestimento navale capaci di spaziare fino a creare un’azienda multispecializzata che si rafforza anche nel settore della lavorazione della lamiera e dei metalli.
«Noi immaginiamo questo percorso come un valore per le nostre piccole e medie imprese che unite diventano più forti, e per i lavoratori perché possono così intraprendere un’attività che altrimenti sarebbe a loro preclusa», rimarca il sindaco, rifacendosi al riferimento fatto dal ministro al lavoro portato avanti con il governo per valorizzare le reti d’impresa.
Altra strada “fondamentale” per valorizzare i lavoratori locali è quella della formazione per l’assessore regionale Rosolen che ha concordato con il ministro l’invio di tutti i dati relativi ai corsi di formazione, iniziativa che ha riguardato in particolare i lavoratori della ex Eaton, della Sertubi e della Ferriera, in applicazione del protocollo che prevede in casi di crisi i lavoratori diventino parte del sistema produttivo della Fincantieri.
Il ministro a sua volta ha spiegato che ne parlerà con l’amministratore delegato della stessa Fincantieri, Giuseppe Bono, con cui ha già in programma una riunione. «Abbiamo costruito grazie ai corsi della Regione dei professionisti– aggiunge Cisint – ci piacerebbe quindi che potessero lavorare. L’obiettivo è di mettere a frutto l’opportunità dataci dal protocollo che già esiste, dando vita a un paniere che possa fornire lavoratori del territorio adeguatamente formati». Sulla necessità di perseguire questa strada hanno concordato anche i segretari provinciali dei sindacati, Thomas Casotto della Cgil, Giampiero Turus della Cisl e Claudio Cinti della Uil, che hanno espresso preoccupazione per come il territorio sta vivendo l’attuale momento di difficoltà, dicendo poi di temere che a breve, a causa della pandemia, si apriranno altre crisi aziendali e per questo «è molto importante continuare con l’applicazione del protocollo per i lavoratori in difficoltà da crisi aziendali». Tra le questioni affrontate come detto all’inizio anche quella dell’escavo. «Bisogna scavare, stiamo aspettando da troppo tempo per questioni burocratiche e formali riguardanti ora la consegna delle aree. È un’opera necessaria per l’occupazione, in quanto creerebbe più lavoro per i lavoratori del Porto» ripete il sindaco che fa sapere che il ministro ha assicurato l’impegno a monitorare la situazione per sbloccarla insieme al ministero dell’Ambiente. –
G. G.
Riproduzione riservata © Il Piccolo