Nel 2011 il premio assegnato dal Sole all’albero “sfigato” in piazza Unità

«Vogliono una Trieste come Berlino Est negli anni ’70: triste, spenta e vuota» denunciava nel 2011 l’ex consigliere Paolo Rovis. E, in effetti, l’esordio natalizio della giunta di centrosinistra di...

«Vogliono una Trieste come Berlino Est negli anni ’70: triste, spenta e vuota» denunciava nel 2011 l’ex consigliere Paolo Rovis. E, in effetti, l’esordio natalizio della giunta di centrosinistra di Roberto Cosolini non avvenne sotto i migliori auspici. L’albero di 20 metri arrivato da Sappada perse per strada 7 metri e nell’enorme piazza Unità faceva l’effetto di un abete “bonsai”. L’albero “sfigato” (defizione di Cosolini) viene immediatamente sostituto con uno più all’altezza. Due anni dopo, Natale 2013, la scena si ripete in piazza della Borsa dove arriva in regalo dall’amica Regione (governata da Debora Serracchiani) un arbusto più che un albero di Natale: «L’albero di Chernobyl» lo apostrofa il solito Rovis. Anche in questo caso Cosolini è costretto a chiedere il cambio del regalo. Non è elegante, ma le polemiche rischiano di sommergerlo. La maledizioni degli alberi è ripete Eppure fu proprio in quell’anno di grazia che Piazza Unità scala le classifiche mondiali della bellezza. Tra ra le foto pubblicate dall’edizione online del Sole 24 Ore che ritraggono i 28 abeti più belli al mondo, c’è anche quello di piazza Unità. Un’immagine scenografica ritrae l’albero di Natale con alle spalle il municipio illuminato. E così tra Roma, Lisbona, Rio, Praga, Washington, New York, Toronto, Bruxelles e Londra, ecco spuntare l’abete triestino. Ci sono voluti tra Natali per affermare la versione “sovietica” di Unità. Merito anche dello spettacolo delle proiezioni in 3D sulla facciata del Municipio. Il socialismo reale di piazza Unità alla fine trionfa sulle pagine del Sole 24 ore. (fa.do.)

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