Nessun allarme elettrosmog, lo certificano gli studenti del “Galilei”

Nessun allarme elettrosmog a Gorizia. Questa è la prima (ottima) notizia. La seconda è che se lo sappiamo è grazie ad una collaborazione che è un vero e proprio unicum a livello nazionale, e che unisce il Comune ad una delle eccellenze scolastiche del territorio, l'Isis Galilei di Gorizia. Ieri in municipio sono stati resi noti i risultati dello studio sulle emissioni di campo elettromagnetico sul territorio comunale condotto dagli studenti della classe 5A Elettromagnetica (Entony Bilkic, Giulio Bortolussi, Daniele Di Giorgio, Marco Forgione, Giacomo Grion, Francesco Macuz, Sergio Miceu, Antonio Moccia, Francesco Pasqualini, Nicola Pitteri, Lorenzo Poian, Emilio Rosin, Simone Saracino, Marco Sartori, Marco Toffoli) grazie ad un inedito accordo con il Comune e l'Azienda speciale farmaceutica di Gorizia. Studio condotto nel corso dell'anno scolastico 2014-2015, con le Farmacie che su indicazione dell'amministrazione hanno messo a disposizione 5mila euro per le operazioni di taratura e sistemazione degli strumenti professionali già in dotazione alla scuola. Le analisi degli studenti – illustrate dal professor Alberto Tibo, che assieme ai colleghi Gianni Marega e Gianluca Ursi ha seguito il progetto – hanno preso in considerazione ben 730 siti di misurazione in tutta la città, e sancito che in nessuno di questi punti le emissioni elettromagnetiche superano i limiti di sicurezza previsti dalla legge. «Anzi, in nessun caso abbiamo superato i 2,5 o al massimo 3 volt per metro – ha spiegato il professor Tibo -, quando i limiti di legge sono fissati a 6 volt per metro. E la legge italiana in questo è già molto più severa rispetto a quelle degli altri paesi europei».
«Con quest'azione abbiamo fatto qualcosa di utile per tutti – ha detto il sindaco Romoli, che ha consegnato personalmente agli studenti un diploma in ricordo di questa collaborazione -: per i ragazzi, che hanno maturato un'esperienza importante anche per la loro formazione e il loro futuro lavorativo. E per tutta la città, che ha ricevuto informazioni significative da questo studio. A causa di certi allarmismi, fatti in buona fede ma eccessivi, in città si era creata una certa psicosi a proposito delle emissioni elettromagnetiche».
Marco Bisiach
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