«Nessuno pensa a noi, peggio dei benzinai»

«Noi tabaccai siamo come i benzinai, ma di noi non si parla nemmeno». Le sigarette come la benzina, dunque a Gorizia. L'equazione ovviamente non può essere perfetta, non fosse che per il fatto che del carburante non si può fare a meno mentre le sigarette sono un vizio, se possibile, da eliminare. Ma di certo se si parla di concorrenza da parte della Slovenia, i tabaccai goriziani soffrono esattamente quanto i gestori delle pompe di benzina, visti i prezzi delle “bionde” oltreconfine.
«Le vendite di sigarette? Mi pare sia un argomento abbastanza chiuso ormai, la situazione è questa dal 2009, non c'è molto da aggiungere – dice sconsolato Fulvio Bressan, dell'edicola tabaccheria di corso Verdi -. Il nostro lavoro è stato penalizzato esattamente come è avvenuto per i benzinai, con la differenza che noi non abbiamo nemmeno gli sconti regionali, quindi è facile capire quale sia il danno che abbiamo subito rispetto al passato».
Stesso ragionamento anche da parte di Paolo Costanzo, dell'edicola di via Crispi. «In tutti questi anni si è parlato tanto di sigarette e concorrenza slovena, dei prezzi più bassi e di tante altre cose ancora – dice -, ma poi in concreto non si è fatto nulla.
«La sensazione è che gli stessi rappresentanti delle istituzioni non si siano resi conto del danno subito dalla nostra categoria ma anche dallo Stato in generale. Ci è stato spiegato che a causa del divieto del fumo non è possibile proporre particolari agevolazioni sulle sigarette, ma altrove, ad esempio in Francia, al confine funziona diversamente, per la fortuna dei tabaccai». Costanzo sottolinea però una differenza tra le sigarette italiane e quelle slovene: «Forse i consumatori si accontentano di avere il pacchetto identico, ma la qualità delle sigarette è inferiore oltre confine».
«Io ho iniziato da poco questo lavoro, e non posso fare confronti con il passato – dice Tiziano Dapas, dell'edicola di piazza Municipio -. Onestamente pensavo che avrei venduto ancor meno sigarette di quelle che realmente vendo, ma so per certo che in tanti vanno a rifornirsi in Slovenia per via dei prezzi».
Trovare una soluzione al problema è comunque complesso e lo dice anche la senatrice del Pd Laura Fasiolo, da sempre impegnata sulla questione della fiscalità di vantaggio. «Per quel che riguarda le sigarette c'è di mezzo anche una questione etica – spiega -, e dunque la situazione è più delicata. Il fumo crea una dipendenza e non giova alla salute, e ipotizzare interventi per agevolarne la vendita aprirebbe un discorso molto complesso».Come dire che in questo momento la politica è impotente, difficile far rientrare le sigarette nel pacchetto della fiscalità di vantaggio.
m.b.
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