Niente primarie: il Pd corre con Cicogna

GRADO. Niente più primarie del centrosinistra. Considerato quanto accaduto in questi giorni non ci sono, secondo il Pd, le condizioni per farle. Il Pd ribadisce che, così come approvato dall’assemblea, correranno con il candidato sindaco Luciano Cicogna. È il segretario provinciale Marco Rossi ad affermarlo. Le primarie non si faranno perché «non sussistono le condizioni per giungere a un regolamento condiviso e senza accordo sulle regole». Il tutto tenendo conto che le regole proposte dal candidato sindaco del Pd, Luciano Cicogna, sono state respinte da Elisabetta Medeot. Confermando il nome di Cicogna come candidato, Marco Rossi afferma: «Il mio auspicio è che ora a Grado si possa di nuovo parlare di progetti e programmi, questo è solo ciò che conta».
Il Pd cercherà ora di consolidare i rapporti già avviati in precedenza, al fine di concretizzare le alleanze «con i “Cittadini” – aggiunge Rossi – e con i Democratici Gradesi (quelli di Claudio Gaddi, ndr)». Compito che spetterà al candidato sindaco Luciano Cicogna e ai vertici del Pd. «Invece di personalismi – conclude il segretario provinciale del Pd – è necessario cercare di costruire un fronte civico per la città».
A prendere la parola su questo spinoso tema è anche il direttivo locale del Pd guidato dalla segretaria Angela Giorgione. Ricorda come l’assemblea abbia ribadito che «il sindaco del Pd a Grado lo scelgono gli iscritti del Pd!. Il Pd deve scegliere con quale generale vuol scendere in battaglia alle prossime elezioni, non si può chiedere ad altri di scegliere il proprio condottiero». Nè manca un duro affondo diretto al presidente della Provincia, Enrico Gherghetta. Il Pd gradese si dice «allibito» dal comportamento di Gherghetta «che prima vuole imporre la Medeot, poi propone il ritiro dalla sua candidatura a favore di una terza persona della quale si è ben guardato di fare il nome. Qualcuno dica a Gherghetta che Grado sceglie per Grado; che Gherghetta faccia l’amministratore. Il candidato sindaco i gradesi se lo scelgono nell’urna, come previsto dalla Costituzione». Il direttivo del Pd di Grado ricorda che la Medeot non si è mai presentata davanti agli iscritti proponendosi come sindaco, nè si è mai presentata davanti al Pd a portare le sue proposte programmatiche, nè ha mai partecipato agli incontri per la stesura del programma. «Se la Medeot vuole correre con una sua lista, insieme a Oriti, Sodomaco e Marin per fare un consigliere di opposizione in Comune, faccia pure!».
Antonio Boemo
Riproduzione riservata © Il Piccolo








