«Non sono carcasse Lasciateci le nostre auto»

LISSA. «Non tutte le auto che si vedono sulla nostra piccola isola di Busi sono da ritenersi carcasse e dunque da rimuovere. Va bene, ammettiamo che non sono registrate ma funzionano e risultano utilissime. E poi a Busi non abbiamo le condizioni per l’obbligatorio controllo tecnico». È questa la reazione degli abitanti dell’isola dalmata, situata a poche miglia da Lissa e dove 130 anni fa fu scoperta la Grotta azzurra, ricorrenza che a Busi (Biševo in croato) e a Lissa sarà ricordata con numerosi eventi.
Tale reazione riguarda le recenti foto e i relativi articoli apparsi sui media croati relativamente all’iniziativa del fotoreporter Romeo Ibriševic, il cui impegno ha permesso in dieci anni la rimozione di circa 15 mila auto fuori uso dai parchi nazionali e da quelli naturali della Croazia.
Negli scritti sono apparse anche istantanee di Busi e gli abitanti, scarsi in verità (non più di una quindicina), hanno voluto spiegare pubblicamente la loro situazione.
«Utilizziamo le nostre macchine quasi sempre nella stagione invernale – racconta Krešimir Tomic, ristoratore che vive nell’insenatura Porat (Porto in italiano) – le mettiamo in moto quando le condizioni meteomarine si fanno difficili, con la nave che arriva dall’isola di Lissa in uno solo dei tre attracchi solitamente a disposizione, tra i quali Porat. Carichiamo le varie merci e torniamo nel nostro piccolo abitato».
Non basta. Il ristoratore si spinge oltre e racconta che le presunte carcasse d’auto si sono rivelate indispensabili: «Voglio ricordare che un paio d’anni fa, le nostre auto si sono rivelate preziosissime in quanto a Busi era scoppiato un incendio e ci hanno permesso in breve tempo di trasportare una cinquantina di pompieri a ridosso delle fiamme. Qualche anno prima, quando non c’erano ancora i percorsi antincendio, un rogo si divorò in otto giorni quasi tutta la vegetazione dell’isola».
Secondo Tomic, a Busi ci sono 44 automobili, di cui 8 sono da considerarsi carcasse. Da aggiungere che in passato ci sono state sull’isola azioni di rimozione di vecchie auto e altri rifiuti solidi, azione che si ripeterà anche nel mese di giugno e riguarderà sia Lissa che Busi. Alcuni abitanti di quest’ultima si sono già rivolti all’azienda concessionaria, la Cezar, notificando il possesso di vecchie vetture da rottamare.
Ultima nota: a Busi esiste una strada antincendio, costruita nel 2006 e lunga 5 chilometri e 400 metri, che si aggiunge ai 4 chilometri e mezzo tra i centri di Mezzoporto e Gatula, approntati dai prigionieri tedeschi subito dopo la fine dedlla Seconda guerra mondiale.
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