Operatori del Cara molto perplessi sul milione di euro
GRADISCA. «L’ente gestore obbliga i lavoratori e fornitori ad anticipare i soldi per continuare a mantenere il servizio del Cara». A denunciarlo è il gruppo di operatori sanitari del Centro richiedenti asilo di Gradisca d'Isonzo. Vale a dire quei professionisti a partita Iva che stanno continuando a mantenere i servizi nonostante le fatture per le loro prestazioni siano inevase da parte dell'ente gestore siciliano Connecting People addirittura da oltre un anno, con crediti – da parte di medici e infermieri – che vanno dai 10 ai 45mila euro. Una situazione persino più grave di quella dei dipendenti direttamente assunti, che hanno maturato nuovamente 4 mensilità di arretrati. Il personale sanitario del Cara non si fa illusioni su una positiva evoluzione della vicenda ed anzi manifesta perplessità in ordine alla notizia – comunicata dalla Prefettura alle organizzazioni sindacali – secondo cui due settimane or sono la stessa Prefettura ha erogato a Connecting People la somma di 1 milione e 53mila euro euro - tramite una concessionaria di credito - per la liquidazione di una mensilità ai dipendenti. «Eravamo presenti all’incontro con la viceprefetto Allegretto ed i rappresentanti sindacali dello scorso 13 giugno – in cui è emerso che il 5 giugno la Prefettura ha versato il milione di euro a Connecting People. Ma la viceprefetto ha appreso da noi lavoratori che sinora non abbiamo ricevuto alcun pagamento». (l.m.)
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