«Orari folli nei ricreatori per il Carnevale»

«L’amministrazione comunale è afflitta da “annuncite elettorale” e non tiene in considerazione le esigenze dei bambini, delle famiglie e dei lavoratori dei ricreatori». È severo l'attacco congiunto portato ieri alla giunta da Cgil e Cisl Funzione pubblica, Uil poteri locali e Ugl, in relazione al previsto raddoppio delle ore di apertura dei ricreatori comunali nelle giornate del Carnevale, cioè lunedì 8, martedì 9 e mercoledì 10, in corrispondenza con la chiusura delle scuole dell'infanzia e di molte scuole. «Abbiamo convocato un’assemblea dei lavoratori dei ricreatori - ha spiegato Serena Miniussi della Cgil Fp - nella quale è emerso che, per l'ennesima volta, questa amministrazione annuncia servizi di cui poi non cura la qualità». «Per il Carnevale - ha precisato - l'orario di apertura dei ricreatori è quello che va dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Un orario raddoppiato con personale di conseguenza dimezzato, perché non è stato previsto un potenziamento». «Questa giunta - ha concluso la Miniussi - vuole fare le nozze coi fichi secchi, mancando così di rispetto per chi lavora, per i bambini, perché c'è un rapporto vincolante fra il loro numero e il personale dedicato». Christian Schiraldi (Uil poteri locali) ha evidenziato «l'assoluta carenza della pianta organica. I coordinatori previsti sarebbero 53, quelli operativi sono solo 20 e così si va avanti da parecchio, perciò quelli che ci sono devono gestire più strutture». Walter Giani (Cisl Fp) ha sottolineato «la mancanza di progetti educativi e del personale necessario. Non si garantisce il pasto serale ai bambini che escono alle 20, né le supplenze. L'impressione è quella di un decadimento della qualità dei servizi educativi». «Con questa amministrazione si è iniziato a pagare le scuole dell'infanzia e i ricreatori. Allora - si è chiesto Giani - qual'è il rapporto fra spese e qualità del servizio? Non basta aprire strutture nuove serve personale». Bruno Gabrieli, anch'egli della Cisl Fp, ha denunciato «il processo di centralizzazione del servizio, che non è un bene per i ricreatori. In occasione del Carnevale, in cinque strutture, agli educatori “Sis” sarà imposto un debito orario di un'ora per ciascuna delle tre giornate». Le conclusioni le ha tratte Miniussi: «È evidente che in campagna elettorale si sprechino gli annunci ma il personale è mortificato per una gestione quanto meno raffazzonata. Bisogna invece assicurare personale adeguato, di valenza educativa, perché oggi i ricreatori sono molto utili, visto il disagio sociale diffuso, in quanto luoghi di educazione». Dalla competente Direzione del Comune la replica della dirigente Mariafrancesca Ferrigno: «L'articolazione delle aperture dei ricreatori fra mattina e pomeriggio non prevede un aumento del numero dei bambini, perciò l'organizzazione risulta sostenibile".
u.sa.
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