Ozono, inquinamento sempre più alto

Il picco previsto venerdì: evitare di esporsi al sole nelle ore più calde. Nessuna limitazione al traffico

Non accenna a rallentare l’alto tasso di ozono nell’aria in città, anzi. Secondo le previsioni dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, la concentrazione del gas dannoso all’uomo e agli animali è destinata ad aumentare nelle prossime ore fino alla giornata di venerdì compresa.

Sarà superata, proprio venerdì, la seconda “soglia d’attenzione”, pari a 180 microgrammi per metri cubo d’aria, mentre quella di allarme è fissata a 240. Già nei giorni scorsi il Comune, su suggerimento dell’Azienda sanitaria, come previsto dalle leggi regionali in presenza di un tasso superiore ai 120 microgrammi al metro cubo (prima “soglia d’informazione”), aveva diramato un comunicato con le precauzioni da prendere per evitare possibili effetti dannosi o comunque negativi derivanti dall’alta concentrazione di O3. Da venerdì, sempre secondo l’Arpa, capace di ben “interpretare” il nostro microclima, le condizioni meteo dovrebbero mutare, facendo rientrare nella norma la quantità di ozono nell’aria. Nel frattempo il Comune non prevede limitazioni al traffico o altri provvedimenti.

Ieri, anche attraverso i mass media, l’Azienda sanitaria aveva proposto alcune raccomandazioni da prendere, specie da parte delle categorie “a rischio” quali anziani e bambini, cardiopatici o persone con patologie polmonari, chi soffre di disturbi respiratori, come gli asmatici: non esporsi al sole nelle ore centrali della giornata, non praticare sport all’aria aperta nella stessa fascia oraria, ventilare gli ambienti domestici o di lavoro nelle ore più fresche della giornata. «In presenza di alte concentrazioni di ozono - spiega il presidente dell’Ordine dei medici Claudio Pandullo - tali soggetti a rischio, ma non necessariamente solo quelli, possono riscontrare oltre ai problemi alle vie respiratorie anche irritazione agli occhi e alle mucose, sensazione di pressione al torace». Il gas ozono è presente in alte concentrazioni nella parte alta dell’atmosfera, la stratosfera, e contribuisce a proteggere dalle radiazioni ultraviolette di origine solare la vita sulla Terra. Di norma negli strati più bassi è presente in basse concentrazioni, tra i 20 e gli 80 microgrammi per metro cubo d’aria. Nella tarda primavera e in estate i gas inquinanti prodotti dal traffico veicolare e dalle industrie innescano una serie di reazioni fotochimiche che elevano tali concentrazioni.

«Abbiamo provveduto, come da norma, a divulgare tutte le precauzioni necessarie - rassicura Valentino Patussi, responsabile del Dipartimento di prevenzione dell’As - che non cambiano neppure nel caso, come previsto venerdì, del raggiungimento della seconda “soglia di attenzione” del tasso di ozono bnell’aria». (p.p.g.)

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