Panchina-day, Cisint replica coi cartelloni

Ha voluto fare un sopralluogo ai magazzini comunali di via Chico Mendes. E assieme alle panchine “della discordia” ne ha trovate altre quattro nell’area esterna della struttura comunale adibita a deposito degli archivi comunali. Ha “scoperto” altro materiale. Accatastati c’erano i tabelloni per le affissioni pubblicitarie. Una novantina di grandi pannelli. Il sindaco Anna Maria Cisint, nel giorno del “panchina day” ha risposto con la sua “missione” in via Chico Mendes. «Mi accusano di buttare via le panchine? Quanto ho trovato all’esterno dei magazzini comunali cos’è se non un abbandono di materiale pagato dal Comune e lasciato alle intemperie? Alcuni di quei tabelloni, tutti nuovi e mai utilizzati, sono ormai rovinati, lasciati a marcire. Parliamo di novanta tabelloni per un valore di circa 27mila euro».
Insomma, dalle panche ai pannelli pubblicitari. «Si tratta di una cernita - ha chiarito la sindaca - che avevo già affidato al personale comunale. Questo materiale deve essere utilizzato per le sostituzioni dei tabelloni che in città sono rovinati o arruginiti, ma anche in parte per implementarli in altre aree, laddove possibile. La tutela del bene pubblico, se vogliamo metterla anche su questo piano, passa pure attraverso le piccole attenzioni».
La prima cittadina dice di più facendo quattro calcoli: «I tabelloni in questione - ha sottolineato - rappresentano una possibile entrata di imposte di ordine pubblicitario. Verificherò il materiale andato distrutto e ne chiederò rimborso alla precedente amministrazione comunale. Mi riferisco, infatti, ad un eventuale danno erariale».
Un “giro di ispezione”, dunque, quello che ha deciso di fare, uscita dall’Europalace dov’era stato presentato il Campionato nazionale di vela d’Altura («a Monfalcone arriveranno almeno 700 persone, questo è il rilancio che noi vogliamo per la nostra città»), perchè «non accetto di essere fatta passare per quella che non sono. Non è essere razzista voler riprogettare e riqualificare lo spazio della piazza e dell’intero centro cittadino. È una questione di civismo, igiene, accessiblità e decoro. Dare della razzista a chi sta lavorando dodici ore al giorno nell’ottica del miglioramento della città, mi sembra oltrechè fuori luogo offensivo. Non si tratta di chi fare sedere o meno sulle panchine, ma di rianimare una piazza senza vita».
Cisint va avanti. E non si butta via niente: «Recupereremo tutte le panchine tolte dalla piazza e quelle trovate in via Chico Mendes per riposizionarle in città. Anche lungo la passeggiata verso Marina Julia e Marina Nova, e nelle aree verdi. Entro primavera, ma mi auguro prima, le sistemeremo nel territorio».
Sul tappeto resta il futuro della piazza e dell’area pedonale. La Cisint sottolinea l’esistenza per il centro storico di un progetto che presto sarà presentato pubblicamente: «Stiamo lavorando assieme alla Soprintendenza e alla Regione. Abbiamo già predisposto le condizioni per intervenire. Chiederemo inoltre un finanziamento alla Camera di Commercio, attraverso il Fondo Gorizia, per intervenire sull’arredo urbano. Nella direzione del rilancio vogliamo reuperare sostegni economici a favore dei commercianti. Questa amministrazione ha le idee chiare su come trasformare la città in un luogo di incontro e di attrazione».
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