Panzano si ribella alle Coop Nuova grana zona San Polo

Un nuovo supermercato davanti alla Marcelliana? «No grazie» è la risposta del comitato di Panzano, intenzionato a raccogliere firme per chiedere «il blocco dei lavori». Peraltro già partiti di gran lena, nonostante le diversamente splendide condizioni meteo. «Siamo consapevoli che sarà difficilissimo, quasi impossibile, ottenerlo - riflette il presidente del locale parlamentino, Francesco Visintin -, ma dobbiamo tentare». Ieri mattina l’associazione di quartiere si è attaccata al telefono e ha interpellato il sindaco Anna Cisint per capire come è nato quel progetto privato, quale storia c’è alle sue spalle.
Una premessa: il futuro gestore del supermercato, in questo caso Coop Alleanza 3.0, com’è logico fa i propri interessi. E ha legittimamente valutato, analizzando dati e bilanci, la chiusura del punto vendita di via Colombo (comunicata di recente all’assessore alle micro e piccole imprese Luca Fasan) a favore dell’apertura di un nuovo magazzino di fianco alla Vela, in un terreno di 2.500 metri quadrati che si affaccia alla rotatoria della Marcelliana. Non solo: quanto presentato dal costruttore nel 2015, all’epoca della precedente giunta Altran, cioè un permesso a costruire, è perfettamente in linea con le prescrizioni del vigente Piano regolatore generale comunale (Prgc), datato anno 2000 e con ben 54 varianti al suo attivo. La destinazione d’uso dell’area, classificata con la lettera H, e dunque a vocazione direzionale-commerciale (il che significa che vi si possono costruire uffici e punti vendita), è compatibile col progetto esposto. Ergo il costruttore ha agito come era nelle sue facoltà.
Detto ciò, il risultato finale, cioè un nuovo supermercato a due passi, letteralmente, da un altro, cioè lo Spak del centro commerciale La Vela, dopo aver fatto storcere il naso a Legambiente e Movimento 5 stelle, scatena le perplessità anche dell’Associazione per Panzano, che ora si fa avanti col suo presidente per esprimere il malumore dei residenti: «Collocare due market a così breve distanza in un’area già caratterizzata dalla presenza di diversi insediamenti non ci piace - afferma Visintin -, tanto più che quanto è ora sulla piazza lavora poco, vista la concorrenza in città. Inoltre quella zona è ad elevato traffico e ci chiediamo che impatto potrà avere sulla circolazione un nuovo insediamento su quell’incrocio. Si poteva piuttosto far un parcheggio multipiano per gli operai, in modo da dare respiro ai residenti».
Molto critica (eufemismo) la prima cittadina. Anche perché all’orizzonte si profila una seconda gatta da pelare. Stavolta in zona San Polo, dove è presente un’area C (residenziale) con possibilità di edificare inoltre complessi commerciali per un massimo di 800 metri quadrati. Un soggetto si sarebbe fatto avanti col Comune recentissimamente ed è il sindaco a riferirlo. Nuovi possibili attività formato medio-maxi? Il rischio astrattamente c’è. Ma è un «pericolo» che Cisint - già parecchio irritata dal caso Panzano - intende scongiurare con ogni mezzo. Infatti sta «cercando un legale per capire come muoversi ed evitare ulteriori insediamenti di quel tipo, sempre nel rispetto della legge e dei diritti acquisiti dal privato».
Il sindaco non vuole che la situazioni scivoli di mano. In campagna elettorale ha promesso ai commercianti di vicinato, cronicamente in crisi, che non ci sarebbero state ulteriori autorizzazioni alla media e grande distribuzione. Per questo ha dato «mandato agli uffici di verificare se esistono altre zone H ancora edificabili». Perché, nel caso, «agiremo con gli strumenti normativi che abbiamo, cioè con la predisposizione di una variante per modificarle in zone residenziali o con altra destinazione utile alla collettività». «Non intendo usare - tuona - mezzo centimetro di suolo pubblico per consentire la creazione di supermercati o centri commerciali». «Io mi chiedo, riferendomi alle Coop, come sia stato possibile autorizzare lì il punto vendita - spiega -: come si è potuta conciliare la viabilità? Soprattutto: cosa succederà, quando ci sarà anche l’esodo dei vacanzieri per Grado? Come supporteremo tutta quella mole di traffico in un punto così nevralgico?». Ieri, già con un messaggio Whatsapp alle 7, ha convocato d’urgenza gli assessori investiti del caso (Fasan e il vicesindaco Giuseppe Nicoli), sguinzagliati a reperire le carte della pratica e a ricostruire la cronistoria del sito. Poi, una volta reperite tutte le informazioni, Cisint stabilirà «come agire».
Intanto, qualcosa che finora non era mai emerso, il sindaco l’ha già acquisito: «Ho appreso che non sono le Coop le titolari del terreno (circostanza confermata anche dalla responsabile del Servizio urbanistica Marina Bertotti, ndr), ma queste stipuleranno un contratto di locazione con la proprietà entrando nella nuova struttura una volta che sarà realizzata dall’impresa costruttrice». Cisint «è da una settimana» che cerca «di parlare con Alleanza 3.0 per avere un confronto, ma non risponde al telefono».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo








