Partita in anticipo la raccolta degli asparagi

FIUME. Il passaparola è iniziato qualche giorno fa, e gli infaticabili raccoglitori di asparagi selvatici hanno ripreso a battere – a distanza di non tanti mesi – le aree preferite come boschi, prati e le zone ricoperte da vegetazione mediterranea.
Giocando d’anticipo infatti, gli asparagi sono ricomparsi alcune settimane prima di quanto avveniva negli anni passati, essendo piante che spuntano essenzialmente in primavera e sporadicamente nelle altre stagioni. L’inverno è stato in media mite e febbraio è stato un mese caratterizzato da piogge copiose. A Fiume per esempio dal primo al 25 del mese i pluviometri hanno registrato la caduta di circa 400 litri di pioggia per metro quadrato, un quantitativo che ha frantumato il record di due anni fa, che era stato pari a 347 litri.
Con una simile abbondanza di acqua e temperature elevate rispetto alla media stagionale, non è strano insomma che gli asparagi siano venuti alla luce già questo mese. La loro presenza nel Quarnero, isole comprese, e in Istria non è ancora massiccia, mentre in Dalmazia – dove nei giorni scorsi le temperature massime arrivavano fino a toccare i 20 gradi – ce ne sono abbastanza per venderli nei vari mercati cittadini e rionali. Al mercato centrale di Zara sono presenti già da diversi giorni, con prezzi parecchio pepati: per un mazzo di medie dimensioni occorre sborsare 50 kune, pari a circa 6,80 euro. Un costo però destinato a scendere, e di parecchio, nelle prossime settimane, quando gli asparagi cominceranno a sbucare numerosi lungo tutto il versante orientale dell’Adriatico. (a.m.)
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