Patto sulla fiducia tra curatore e squadra

Ammutinamento non fa rima con fallimento. Domenica la Triestina giocherà regolarmente. L’attesissimo incontro di ieri sera nel quartier generale alabardato del Rocco tra il curatore Vernì da una parte e la squadra e lo staff dall’altra pare aver inoculato nel gruppo una buona dose di benzina. Non di soldi, per il momento, ma di fiducia sì. I giocatori e i tecnici si sono sentiti dire che la pazienza, in questa fase, purtroppo è d’obbligo. Ma per le “paghe”, almeno parte di esse, potrebbero volerci meno dei famosi 45 giorni “minimi” attesi per il compimento pieno delle procedure d’asta.
Questo perché, oltre alle cosiddette provviste finanziarie di deposito di cui si stanno studiando in queste ore le applicazioni concrete (si legga più sopra, ndr), anche ai fini di un rimpolpamento della rosa per l’obiettivo-salvezza, ora si confida che allo stadio fin da domenica prossima possano accorrere un po’ più di spettatori-paganti, se è vero che lo “sciopero” della tifoseria organizzata era dovuto anzitutto ai veleni coltivati nei confronti di Pontrelli. La svolta giudiziaria dello scorso lunedì, culminata nella dichiarazione di fallimento della società, potrebbe insomma risvegliare paradossalmente qualche entusiasmo. «È quanto ci auguriamo», ammette Elio Roncelli, attuale allenatore dei portieri e per un periodo pure tecnico-capo della squadra prima dell’insediamento del mister ora in carica Paolo Doardo. «Lo speriamo per il bene della città e della Triestina, non per noi stessi - aggiunge Roncelli - così come è vero che noi finora abbiamo sempre giocato per la Triestina e non per il presidente contestato (Pontrelli, ndr). Il bene della Triestina viene prima, con noi o senza di noi. I ragazzi non hanno mai pensato di non andare in campo. Sono ragazzi seri, questi. Qualunque altro gruppo, in una situazione simile, avrebbe mollato da tempo. Ma questo gruppo no. E tanto meno non lo farà ora».
«Finalmente abbiamo un interlocutore - aggiunge Roncelli - e il clima dell’incontro con lui (Vernì, ndr) è stato positivo, sereno. Ci ha chiesto pazienza e impegno. Non ci saranno problemi, crediamo di aver dimostrato di saper dare anche in tempi peggiori». «È stata una riunione costruttiva, e mi fa piacere che i miei segnali siano stati interpretati in modo positivo», chiude in tarda serata lo stesso Vernì.(pi.ra.)
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