Pecol, il Tar dà ragione all’ex proprietà

Inatteso sviluppo nella telenovela dell’impianto. La discarica andrà chiusa dopo averla riempita di materiali terrosi
Di Francesco Fain
Cormons 4 Giugno 2014. Incontro sindaci del territorio con Sara Vito assessore regionale all'ambiente ed energia Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Cormons 4 Giugno 2014. Incontro sindaci del territorio con Sara Vito assessore regionale all'ambiente ed energia Telefoto Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

CORMONS. Isontina Ambiente credeva di essere proprietaria di tutta la discarica. In realtà, le procedure di esproprio (effettuate negli anni Novanta) di una vasta porzione dei terreni su cui è stato realizzato l’impianto di Pecol dei Lupi non sono state regolari. Ergo, il Tar ha dato ragione alla Sir srl, la società privata che era proprietaria dei terreni. Condannata la Regione che dovrà rifondere i danni. A proposito: il calcolo, che verrà effettuato a cura della Regione (e per la parte spettante dal Comune), riguarda ovviamente il periodo dell’indisponibilità dei beni stessi, dall’illegittima proroga dell’occupazione fino alla restituzione.

La notizia ha avuto l’effetto di una bomba a mano gettata sul tavolo dell’incontro plenario svoltosi ieri pomeriggio a Cormòns e voluto dall’assessore regionale Sara Vito per delineare il percorso che dovrà portare alla chiusura e alla bonifica di Pecol dei Lupi. Al termine, è stata data a tutti i partecipanti la consegna del silenzio. La Regione ha diramato una nota in cui non si fa cenno alla questione-Tar ma si legge, testuali parole, che: «la discarica di Pecol dei Lupi di Cormons dovrà essere chiusa, nei tempi più rapidi, e con i costi minori. È quanto è stato stabilito a Cormòns nel corso di una riunione svoltasi nella sede municipale, alla quale hanno partecipato, oltre all’assessore regionale Sara Vito, il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, i sindaci dell’Isontino, i vertici della società di gestione della discarica “Isontina Ambiente” e della Direzione centrale dell’Ambiente dell’amministrazione. Nel corso dei lavori, è stato altresì chiarito che il piano di chiusura della discarica dovrà essere predisposto dalla società di gestione, e approvato dalla Regione»

«I sindaci, che rappresentano i Comuni soci di “Isontina Ambiente”, si riuniranno entro breve in assemblea per dare seguito al percorso oggi deciso. Essi, hanno condiviso, assieme alle altre parti interessate presenti alla riunione odierna, che il progetto dovrà essere sostenibile, sia sotto il profilo ambientale, che quello economico. Dal canto suo, l’assessore Vito ha rimarcato l’importanza di procedere con urgenza al completamento della procedura di bonifica del sito. L’urgenza sollecitata dalla Vito rispetto al completamento dell’operazione, come ha precisato lo stesso assessore, è dettata dalla necessità di portare a buon fine la procedura di ripristino ambientale del sito».

«Nella riunione si è infine concordato sull’ipotesi che i materiali da conferire nella discarica, per completarne la chiusura, dovranno essere di natura diversa dai rifiuti, come per esempio quelli terrosi».

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