Pensionati Cisl contro Telesca: «Il Cap non decollerà»

GRADO. «Il virus dell'annuncite di origine renziana ha colpito l'assessore alla salute Telesca e il direttore generale dell'ASS Pilati, che con grande fervore ripetono che a giugno decollerà il Cap di Grado». Esordiscono così responsabili del sindacato pensionati della Cisl di Grado che hanno come referente Francesco Gregori specificando che questo Centro di Attività Primaria in realtà nasce già zoppa. L'affermazione si rifà al fatto che dal primo marzo è stato soppresso l'ambulatorio di ortopedia. «Inoltre - aggiungono i pensionati della Cisl - i servizi di ecografia e l'ambulatorio otorino-larigoiatratico funzionano a intermittenza». Colpa dei pensionamenti degli specialisti da un lato e dall'obsolescenza delle attrezzature diagnostiche dall'altro. «Con i 227 mila euro deliberati della finanziaria 2016 - dicono ancora i pensionati Cisl - ben poco si potrà fare per l'ammodernamento delle attrezzature» Di conseguenza nella manovrina estiva occorrerà fissare un contributo straordinario per l'acquisto delle attrezzature e provvedere a convenzionare gli specialisti radiologo, otorino e ortopedico per far partire il Cap. Dunque, ancora problemi per una sanità che dalla chiusura dell'ospedale civico non ha mai trovato assestamento definitivo e che anzi a ben vedere «è ancora priva di determinati servizi che erano stati garantiti con una specifica delibera regionale seguente a un accordo di programma». E' anche per questo motivo che a Grado il Comitato per la Difesa dell'Ospedale Civile di Grado che si era fatto promotore di una raccolta di ben 16.000 firme autentiche assieme a quelli di Cormons non ha mai mollato la presa. Un Comitato che lo scorso anno in realtà è stato trasformato diventato Comitato per la Sanità Gradese all'interno del quale ci sono alcuni del vecchio Comitato pro Ospedale ma la maggior parte sono facce nuove che, tra l'altro, fanno anche riferimento a partiti diversi di tutto l'arco da sinistra a destra.