Per la Cona arriva sabato il sigillo Ramsar

STARANZANO. Si è fregiata di un nuovo prestigioso riconoscimento la Riserva naturale Foce dell'Isonzo - Isola della Cona che potrebbe portare nuovi finanziamenti dall'Europa. Sabato con inizio alle 9.30 nella sala conferenze del Centro visite verrà celebrato, infatti, il prestigioso inserimento della Riserva Naturale fra le "Zone umide di valore internazionale". La Riserva è stata collocata, infatti, tra i siti internazionali avendo le caratteristiche stabilite nella Convenzione Internazionale Ramsar (Iran) scritta il 2 febbraio 1971. Un riconoscimento considerato importante, dunque, in quanto viene ulteriormente ribadito il valore della zona, soprattutto come habitat per l'avifauna acquatica.
L'ufficializzazione del sigillo l'ha comunicata ieri Graziano Benedetti, presidente dell'associazione Conservazione della Natura (Co.Na.) che farà gli onori di casa assieme ai responsabili della Riserva e a Fabio Perco, direttore della Sbic, la Stazione Biologica della Cona. «È un riconoscenza della massima rilevanza che travalica i confini dell'Unione Europea - spiega in una nota l'associazione - che ha segnato la fine delle opere di prosciugamento forzato cui erano un tempo soggette le cosiddette "aree umide" che hanno caratterizzato specialmente il periodo tra le due guerre, portando alla distruzione di centinaia di migliaia di ettari di habitat ed ecosistemi preziosi sotto il profilo naturalistico e della biodiversità». Al convegno parteciperanno oltre agli amministratori locali, fra gli altri, alcuni ospiti stranieri come Elise Allèy-Fermè da Gland (Svizzera), rappresentante del Segretariato Internazionale Ramsar e la slovena Gordana Beltram da Bruxelles, dove opera per conto del Ministero dell'Ambiente della Repubblica di Slovenia. È stata per anni direttrice delle famose Grotte di San Canziano-Skocjanske jameha e ha anche ricoperto la carica di responsabile dell'importante Progetto "MedWet", realizzato a livello internazionale sulla conservazione delle zone umide del Mediterraneo e che prese il via proprio a seguito di un convegno sul tema realizzato a Grado nel febbraio del 1991, per iniziativa della Regione.
Nel territorio regionale oggi sono tre le "zone Ramsar" ufficialmente riconosciute: la Valle Cavanata in che si trova nel territorio di Grado (istituita nel 1978), Marano lagunare - Foce Stella (istituita nel 1979) e ora anche la grande area protetta alla Foce del fiume Isonzo, con territori che interessano i quattro Comuni di Staranzano, Grado, San Canzian d'Isonzo e di Fiumicello. In Italia che ha ratificato la Convenzione nel 1976 e nel 1987, i "siti Ramsar" sono in totale 52. (ci. vi.)
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