Per sistemarlo ci vogliono 190 mila euro

La stima del Consiglio comunale di Medea. Salta l’ipotizzata visita di papa Francesco

Del graduale e inesorabile degrado strutturale dell’Ara Pacis Mundi di Medea si è parlato nel corso del primo Consiglio comunale della nuova amministrazione di Medea guidata dal neo sindaco Igor Godeas.

Il problema è rappresentato dalla mancanza dei fondi e della necessità di reperire i finanziamenti per gli interventi di salvaguardia.

È stato stimato che ci vogliono circa 190 mila euro per eseguire i lavori di messa in sicurezza dell’edificio: 130 mila euro per il ripristino della pavimentazione degradata in diversi punti a causa dell’infiltrazione dell’acqua che ha causato anche il sollevamento del selciato.

Previsti invece 60 mila euro per la messa in sicurezza delle lastre di rivestimento in travertino ancorate alle pareti della struttura.

In merito a questi interventi è stato fatto un accurato studio dall’architetto Lisa Stacul. Il Comune è in contatto con tutti gli enti che da sempre hanno interesse sull’Ara Pacis: il Ministero della Difesa- Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra con cui il Comune di Medea da anni stipula una convenzione per l’espletamento dei servizi di vigilanza, di manutenzione e di pulizia del monumento e l’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra (ANFCDG)che collabora e sostiene le iniziative che si svolgono all’Ara Pacis.

I rappresentanti di quest’ultima associazione hanno di recente visitato il monumento anche per valutare la fattibilità del progetto di portare all’Ara Pacis papa Francesco in occasione della visita che il pontefice farà in settembre al sacrario di Redipuglia.

Progetto che, vista la situazione dell’Ara Pacis, appare di difficile realizzazione con il rischio sempre più concreto che senza la predisposizione e l’esecuzione degli interventi di salvaguardia l’amministrazione comunale prima o poi sia costretta ad emettere un ordinanza di chiusura dell’Ara Pacis ai turisti e di divieto allo svolgimento di manifestazioni.

Marco Silvestri

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