Percorsi ciclabili, ecco lo studio Interbike

L’importanza del suolo in una proposta a favore della mobilità sostenibile. È questo un pò il succo di Interbike, un progetto promosso dall’Ue, in collaborazione con la Provincia e finanziato dal Programma per la cooperazione trasfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, che vuole riportare alle origini la popolazione locale. A pochi giorni dal successo del Giro d’Italia, a palazzo Attems l’obiettivo del workshop non è stato solo quello di presentare lo studio di un itinerario ciclabile - denominato Adriabike - che da Kranjska Gora giunga fino alle coste romagnole, ma si è cercato anche di individuare il miglioramento della qualità di vita nella salvaguardia dell’ambiente. «Il progetto è ambizioso e tantissimi Comuni hanno condiviso la stessa filosofia perché l’implementazione di una rete ciclistica nell’area italo-slovena potrebbe diventare il fattore vitale della crescita sostenibile, facilitando l’accessibilità dei centri minori. Nove goriziani su dieci vorrebbero incrementare l’uso della bicicletta, che non deve essere pensato solo per gli sportivi ma anche per tutte quelle persone che non devono sentirsi in obbligo di utilizzare l’auto per andare in città o fare la spesa», ha spiegato l’ingegnere Flavio Gabrielcig della direzione sviluppo territoriale e ambiente della Provincia. L’idea di espandere il percorso ciclistico sul territorio transfrontaliero vuole favorire lo sviluppo intermodale dove rete ferroviaria e marittima diventino parte integrante della mobilità sostenibile: «Per estendere il tracciato ciclistico, abbiamo pensato di eliminare le interruzioni affiancando dei mezzi a basso impatto ambientale - ha spiegato Irena Cergol del Centro regionale dello sviluppo di Capodistria -. Dall’analisi è emerso che il nodo aeroportuale di Ronchi, quello navale di Monfalcone e la zona commerciale di Villesse stanno favorendo una mobilità su strada in continuo aumento. Per questo è necessario far defluire il traffico delle autovetture e migliorare l’area ciclabile con punti di sosta dove sia possibile accedere ai luoghi di interesse culturale, paesaggistico ed enogastronomico». Cinque saranno infatti gli itinerari proposti dall’Interbike, tre dei quali nella sola zona transfrontaliera.
Valentina Princic
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