Piano dehors, bagarre su piante e ombrelloni

Scintille in commissione sulle novità del testo. Fissato a fine settembre il termine per mettersi in regola
Lasorte Trieste 20/01/14 - Sala Giunta, Conferenza Stampa Piano Regolatore, Cosolini, Marchigiani
Lasorte Trieste 20/01/14 - Sala Giunta, Conferenza Stampa Piano Regolatore, Cosolini, Marchigiani

Il regolamento comunale sui dehors, adottato due anni or sono e modificato lo scorso marzo, continua a scaldare gli animi, in questo caso della commissione competente (la VI presieduta da Mario Ravalico Pd), dove è stata discussa la delibera che apporta ulteriori modifiche in materia di elementi mobili di arredo urbano degli esercizi commerciali. Nello specifico, non sono più soggetti all'autorizzazione della Soprintendenza, ai sensi dell'accordo sulle semplificazioni in materia stipulato tra Ministero dei Beni e Attività Culturali e Regione Fvg, «i pannelli opachi e trasparenti, di altezze non superiori rispettivamente ad 1 metro e ad 1 metro e 40», sono inoltre ammessi «i pannelli misti per i quali valgono gli stessi limiti», mentre le piante non devono «impedire la percezione visiva attraverso il dehors». Inoltre non è più necessario che i basamenti degli ombrelloni «siano ricoperti o comunque trattati con un materiale di colore analogo alla struttura degli ombrelloni», mentre, tra gli accessori, non sono incluse nella progettazione complessiva «le tabelle relative ai menù prive di riferimenti pubblicitari».

«Si tratta di piccole modifiche che danno però delle risposte importanti agli esercenti che avevano evidenziato alcune difficoltà di adeguamento - ha spiegato l'assessore alla Pianificazione Elena Marchigiani -. C'è dunque l'esigenza di completare il prima possibile il percorso di una delibera molto attesa dai commercianti».

Spiegazioni che però non hanno convinto del tutto le forze di opposizione, pronte a dare battaglia in occasione del voto in aula. «L'amministrazione ha cambiato più volte questo regolamento con adeguamenti alquanto fantasiosi - ha attaccato Everest Bertoli (Forza Italia) -. Un conto è la teoria, altra cosa è la pratica: il risultato è che alla fine ci troviamo con molti commercianti tuttora penalizzati». Per Lorenzo Giorgi (Pdl) «Le cose vanno fatte in modo serio: c'era bisogno di più tempo per analizzare il documento e farlo conoscere a commercianti e categorie economiche, peraltro all'oscuro fino all'ultimo delle modifiche apportate». Così Paolo Rovis (Trieste Popolare): «Si era partiti con un regolamento devastante e che gridava vendetta: adesso almeno si sta andando verso una normalizzazione».

Puntualizzazioni sono arrivate anche dalla maggioranza. Per Roberto Decarli (Trieste Cambia): «È stato fatto un lavoro importante: serve però un confronto puntuale con la Polizia Locale per non vanificare il tutto con delle interpretazioni troppo rigide».

Altro punto caldo la data fino alla quale gli esercenti avranno tempo per mettersi in regola, prolungata al 30 settembre. Per l'opposizione si tratta di «un limite che non ha senso, visto che si poteva arrivare almeno fino alla Barcolana, evento che catalizza in città numerosi visitatori». Pronta la replica di Marchigiani che ha assicurato l'impegno «di farsi parte attiva con la Soprintendenza per prolungare il periodo transitorio». (p.p)

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