Piano del verde al via Proteste a Gradisca

La prima “vittima” un albero al Mercaduzzo. Ma l’assessore Pagotto precisa: «Era malato. Faremo nuove piantumazioni»
Bumbaca Gorizia 27.02.2016 Albero tagliato Gradisca © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 27.02.2016 Albero tagliato Gradisca © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GRADISCA. Il piano comunale del verde comunale miete la sua prima “vittima”. In attesa di entrare a regime nel giro di un mese, il nuovo “piano regolatore” del patrimonio arboreo della Fortezza ha portato, al vistoso taglio di un albero storico in piazza Marconi, nel rione del Mercaduzzo. Forse non proprio una vittima “illustre”, né per dimensioni né per pregio: ma tanto è bastato per suscitare la preoccupazione di alcuni residenti della borgata. Che non hanno dimenticato quanto accaduto quasi un lustro fa, con il “sacrificio” di una decina fra pini e platani per fare posto alla rotatoria del Mercaduzzo medesimo. In una lettera al nostro giornale il cittadino Giorgio Zollia, strenuo difensore della borgata e delle sue tradizioni, si chiede se questo sia l'inizio di un nuovo scempio “del verde donatoci dai nostri padri e dai nostri nonni”. A spegnere la polemica sul nascere è l'assessore ai Lavori Pubblici e Ambiente, Alessandro Pagotto. Che si è prontamente messo in contatto con il portavoce dei “dissidenti” e si dice pronto ad incontrarli in qualunque momento per spiegare loro quanto prevede il piano del verde. «Quell'albero è stato definito malato dai nostri tecnici e da un agronomo esterno e come amministratori non possiamo certo non tenere conto del loro parere – commenta Pagotto – tantopiù alla luce del metodo che ci siamo dati con il nuovo piano. E che prevede, fra l'altro, nuove piantumazioni per ogni abbattimento eventualmente effettuato». Sono oltre cinquanta le essenze arboree anziane o malate che dovranno essere necessariamente abbattute o sostituite. «Naturalmente- spiega Pagotto - gli abbattimenti e relative ripiantumazioni non saranno effettuate in blocco, ma si tratterà di un lavoro progressivo che durerà alcuni mesi. Non solo il Piano non ha incontrato opposizioni e critiche da parte della galassia ambientalista – tiene a ribadire Pagotto - ma anzi ha incassato il convinto appoggio di Legambiente e Italia Nostra. E proprio nei giorni scorsi, per il suo approccio innovativo, è stato al centro di un incontro al Comune di Rivignano-Teor, che potrebbe farlo proprio. L'idea è trattare il verde come se fosse una vera e propria infrastruttura comunale, con un piano di manutenzioni da farsi in base a criteri di pericolosità per la popolazione, grado di deperimento dell'essenza, e naturalmente sostenibilità economica». Lo studio effettuato ha stabilito che per sessanta fra gli alberi più anziani e malati la classificazione è di tipo D, ovvero presentanti profili di malattia e non sicurezza. Per centinaia di alberi classificati come C/D c'è invece la possibilità di cure. Con un coefficiente stimato di un albero ogni due abitanti e mezzo Gradisca è davvero una piccola capitale del verde nel Nordest. Ben 2.500 gli alberi censiti (e non sono stati conteggiate aiuole, cespugli ed alberi di recente piantumazione) per 6.500 abitanti, il rapporto è di uno ogni 2.6 cittadini gradiscani. La superficie a verde totale della cittadina isontina ammonta a 400mila metri quadrati, di cui 45mila nelle sole aree centrali. Nel solo centro gradiscano hanno le loro radici oltre 900 fra ippocastani, tigli, pini e platani. Le aree verdi cittadine sono oltre 70.

Luigi Murciano

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